Collecchio, Mincato al contenzioso

Il primo giorno della nuova era non è stato però propriamente roseo. Il titolo è andato giù in Borsa di oltre il 3%, scendendo sotto la soglia dei 2,2 euro a 1,19, con scambi pari all'1,2% del capitale sul listino (oltre 19 milioni di azioni), più un altro 0,8% tra blocchi e fuori mercato dove sono passati 55 lotti. Insomma, la battaglia legale con le banche, è l'opinione di operatori di Borsa e analisti, sembrerebbe proprio si sia trasferita sul mercato. Dove qualche istituto avrebbe già cominciato a vendere per realizzare, ma anche per far capire a Bondi che è facile indebolire la sua azienda ora e che è quindi tempo di raggiungere accordi sulle richieste risarcitorie e revocatorie per decine di miliardi intentati. Così, il titolo è sceso sotto la soglia d'allarme che lo stesso ex commissario, ora ad, aveva individuato perchè il gruppo possa evitare Opa e interessi ostili come quelli di Granarolo, Lactalis e Nestlè. Bondi però non intende cambiare strategia, come dimostra la decisione del Cda di ieri, che ha indicato l'ex ad dell'Eni Vittorio Mincato nel Comitato per i contenziosi. Un' indicazione che non sarebbe esattamente quella che auspicavano gli istituti di credito impelagati nelle revocatorie avviate da Collecchio.