OTTICA DI LUSSO

Una piccola acquisizione quella della catena Ming Long Optical per circa 29 milioni di dollari che rafforza però la posizione nel Paese aggiungendo 133 negozi nella provincia di Guandong ai 77 di Pechino (Xueliang Optical) e ai 68 di Hong Kong (Optical Shop). E con questa la fase delle acquisizioni è per ora terminata: «Non stiamo guardando ad altre opportunità», sottolinea l'amministratore delegato Andrea Guerra. Al termine di un anno caratterizzato da due grandi processi di integrazione, quello con l'australiana Opsm e con l'americana Cole National (peraltro conquistata al termine di una serrata battaglia a colpi di opa con il concorrente cinese Moulin International) il gruppo, anche grazie al cambiamento dell'andamento del dollaro, ha rivisto la scorsa settimana le stime di utile per azione per l'intero 2005 da 0,68/0,70 euro a 0,74/0,75 euro e un miglioramento dell'utile netto fra il 16% e il 18%. E ora intende dedicarsi al consolidamento della sua posizione. In Cina, in particolare «avremo davanti 12-18 mesi di test. Stiamo tenendo sotto controllo i marchi per averne alla fine uno solo e a fine anno - ha preannunciato Guerra - decideremo con quale insegna partire da gennaio 2006». Il Paese asiatico «è il prossimo grande mercato per gli occhiali di fascia alta» ha commentato il presidente Leonardo Del Vecchio. «Non si tratta di cifre strabilianti» ,ammette Guerra: circa 12 milioni di euro di fatturato per Ming Optical nel 2005 e complessivamente circa 40 milioni di euro dalle attività in Cina nel corso del 2006, pari a circa l'1% del fatturato complessivo del gruppo. La scommessa è però quella di un mercato in forte crescita, a un ritmo tra il 10 e il 15% l'anno.