Energia, le intese di Kyoto ci costeranno 400 milioni

A rilanciare l'allarme è l'Assoelettrica. Secondo l'associazione di Confindustria che raggruppa i maggiori operatori del settore, per rispettare gli obiettivi del Protocollo il costo delle mission trading per il triennio 2005-2007 alle attuali quotazioni del mercato europeo rischia di superare i 600 milioni di euro l'anno per tutti i settori industriali coinvolti. Il maggior aggravio, fino a 400 milioni di euro, dovrà essere sostenuto proprio dal settore elettrico che dovrà far fronte al 50-60% delle spese aggiuntive «con tutte le conseguenze su costi e prezzi del KVH» ha affermato il nuovo presidente dell'associazione Enzo Gatta. Ma non solo. La stangata per le imprese elettriche è destinata ad aumentare «sensibilmente» nel periodo 2008-2012 per effetto della necessità di acquistare diritti di emissione per almeno 60 milioni di tonnellate l'anno. In questo caso l'onere calcolato in base alle quotazioni minime e massime alle 'Borse dei fumì arriverà, secondo le stime di Assolettrica, «tra 1,6 e 3 miliardi di euro l'anno» e di questi, ammonisce ancora l'associazione il 60% ricadrà sulle spalle degli operatori del settore elettrico. Da qui la richiesta al governo di prevedere in Finanziaria un apposita linea di finanziamento per l'Italian carbon fund per consentire alle imprese italiane di acquistare quote di emissione a prezzi scontati.