Lina scopre il buco di Impregilo. E il titolo vola

Una perdita netta che va a scontrarsi con il risultato positivo di 24,3 milioni del primo semestre 2004. L'amministratore delegato, Alberto Lina, scelto alla guida del gruppo dal nuovo azionista Igli (Argofin, Techint-Sirti, Autostrade ed Efibanca) ha messo a punto una semestrale che segna una svolta con la passata gestione affidata a Pier Giorgio Romiti. L'obiettivo era fare pulizia nelle varie poste di bilancio e il risultato è stato desolante: pesano come un macigno accantonamenti e svalutazioni di natura non ricorrente per 345,7 milioni da ricondurre al processo di ristrutturazione dei mesi scorsi. Senza queste correzioni, spiega una nota della società, il semestre si sarebbe chiuso con un risultato netto positivo per 17,2 milioni. E proprio sul bilancio Impregilo pare che Lina e Romiti abbiano avuto più di un motivo di scontro. Il titolo è stato ieri riammesso in Borsa dopo la sospensione di venerdì scorso. Il mercato ha apprezzato molto i segnali arrivati dalla nuova gestione della società e il titolo è volato del 6,10% a 3,35 euro (+4,34% a 3,62 le azioni di risparmio). A sostenere l'andamento delle Impregilo sono state le dichiarazioni di Lina a margine dell'assemblea straordinaria che si è tenuta ieri dopo la riunione del cda. Il manager ha affermato che nonostante i conti del primo semestre si siano chiusi in rosso, la società farà di tutto per raggiungere l'utile nel 2007. A parte il brusco dietro-front della scorsa ottava, chiuso in calo di oltre il 10%, va ricordato che il titolo ha corso molto a Piazza Affari incamerando dall'inizio del 2005 fino a venerdi scorso oltre il 98% nella versione ordinaria e il 70,5% nella versione risparmio. Conti in rosso. Sulla perdita di 328,5 milioni pesano le svalutazioni che hanno riguardato l'unità Infrastrutture (88,2 milioni), la Business Unit Ambiente (77 milioni), l'unità Concessioni (62,4 milioni), Imprepar (54,1 milioni), la Business Unit Edilizia e servizi (44,2 milioni) e la struttura di Corporate (19,8 milioni). Il valore della produzione nei sei mesi è risultato pari a 1,206 miliardi con i 1,473 miliardi dello scorso esercizio (-18%). La posizione finanziaria netta è di 653,9 milioni, contro i 1.161,5 milioni al 31 dicembre 2004, soprattutto grazie all'aumento di capitale realizzato a fine giugno (570,7 milioni). Per l'intero esercizio la società si attende che non aumentino le perdite registrate a livello semestrale, tenuto anche conto della plusvalenza attesa con la cessione della concessione dell'autostrada cilena Costanera Norte.