Lotta agli sprechi negli uffici pubblici

È quello che i cittadini e le imprese chiedono e che il ministero della Funzione pubblica e la Guardia di Finanza intendono realizzare. Per questo il ministro Mario Baccini e il generale Roberto Speciale (in rappresentanza del ministro dell'Economia) hanno firmato un procollo d'intesa con durata biennale, aggiornando e rinnovando un accordo firmato nel 1999. Ma non basta. Da settembre, il ministero metterà a disposizione dei cittadini un numero verde a cui potranno essere segnalati eventuali casi di malfunzionamento della struttura pubblica. «Non è un'attività punitiva nei confronti del personale», ha voluto precisare Baccini aggiungendo che i controlli (sulla regolarità amministrativa e contabile, sul corretto svolgimento del rapporto di lavoro, su incompatibilità e conferimento degli incarichi) sono «al servizio dei cittadini e delle imprese per rendere servizi migliori, per far spendere meno, quindi per evitare gli sprechi e dare maggiore qualità alla pubblica amministrazione». Per agevolare e migliorare il lavoro dei dipendenti pubblici, inoltre, l'ispettorato e il Nucleo speciale potranno organizzare incontri e corsi di formazione o aggiornamento. Dalle attività di controllo e del call center, Baccini si attende «risultati straordinari in termini di prevenzione e tante richieste di intervento». La collaborazione tra l'Ispettorato per la Funzione pubblica e il Nucleo speciale funzione pubblica e Privacy della guardia di finanza hanno quindi aggiornato l'accordo per adeguare le attività alle recenti disposizioni normative. In sostanza, saranno compiuti controlli sui costi, sui rendimenti e sui risultati dell'attività nelle pubbliche amministrazioni. Per farlo, sarà messo in campo personale (massimo dieci unità tra ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri) che potrà avere il supporto dei reparti della Guardia di Finanza dislocati sul territorio nazionale e potrà collaborare anche verifiche esterne direttamente eseguite dall'ispettorato. Naturalmente resta l'obbligo, nei casi stabiliti dalla legge, di segnalare eventuali illeciti all'autorità giudiziaria e alla procura della Corte dei conti.