Dopo Capodanno sventagliata di rincari

Non solo vi saranno implacabili le consuete scadenze per saldare canoni e bolli, ma dal 1° gennaio gli automobilisti dovranno fare i conti anche con l'aumento dei pedaggi autostradali. Incremento che riguarderà tutte le autostrade e, per quanto riguarda il gruppo Autostrade, la maggiore tra le concessionarie, sarà pari al 2,5% sull'intera rete. Più o meno sullo stesso tenore, tra il 2 e il 2,5%, l'aumento dei pedaggi sulle altre tratte, sempre dal primo gennaio prossimo. Secondo l'Adusbef, comporterà un esborso di 11 euro l'anno a testa. Ma la lista non si ferma qui: più cari anche luce e gas, rispettivamente secondo le previsioni di 20 e 15 cents. Volata per i costi dei servizi bancari, colpa della finanziaria che prevede aumenti per bolli e concessioni, quindi anche i bolli dei conti correnti. Sempre secondo l'Adusbef, la stangata sui bolli sarà forte, circa il 20% in più sui costi attuali, pari a 25-26 euro l'anno per le famiglie e 56 euro per le imprese. Non solo. Causa finanziaria anche le tasse locali saranno più salate: potrebbero conoscere un ritocco all'insù la tassa dell'immondizia, Ici e Irpef regionale. Secondo il Centro Studi Sintesi l'imposta sugli immobili è più alta nelle amministrazioni del nord seguite da Lazio e Toscana. Il prelievo pro capite nel Lazio è pari a 255,73 euro e segue la Liguria che è al primo posto con 289,98 euro e la Valle d'Aosta con 258,31 euro pro capite. Eppure nonostante la stangata dell'Ici, il mattone continua a essere l'investimento numero uno. Secondo un sondaggio Demoskopea il 67% degli italiani investirebbe i propri risparmi nel 2005 nel mattone. Tornando ai rincari dopo la corsa della benzina, tocca anche al diesel, con un impatto di un euro in più per ogni pieno di un'auto di medio-grande cilindrata, in virtù degli obblighi Ue che dal primo gennaio impongono la commercializzazione di un nuovo prodotto più pulito. Sul fronte telefonia, proprio per protestare contro il caro-tariffe, l'aumento del costo degli Sms e i sospetti di cartello tra le principali compagnie telefoniche, oggi scatta intanto il primo sciopero europeo dei cellulari, promosso dall'Intesa dei consumatori. Archiviata l'Epifania, le famiglie dovranno fare i conti con la scadenza del bollo auto, del canone Rai, e con i nuovi rincari delle bollette elettriche e del riscaldamento. Non c'è pace neppure per i fumatori i quali, messi al bando dai locali pubblici dal 10 gennaio e dai treni (sulla flotta di Trenitalia non si può più fumare a bordo dal 12 dicembre scorso), con il nuovo anno dovranno sborsare di più per comprare le sigarette: sarà di circa 30 centesimi l'aumento per pacchetto. Non solo: aumenteranno e del 10% anche le multe per chi non rispetta il nuovo divieto. E se il canone Rai a quanto pare non aumenterà, dietro l'angolo vi è invece il rincaro della bolletta elettrica e del gas. Complice la fiammate del greggio negli ultimi mesi, le stime del Rie (Ricerche industriali energetiche), lasciano prevedere per il prossimo aggiornamento - che scatterà il primo gennaio - un aumento del 2% per la luce e del 2,2% per il gas. L'impatto per una famiglia-tipo si traduce in un aggravio di 9,9 e di 18 euro annui a nucleo familiare: per un totale di 28 euro.