Alitalia, Cimoli pronto a scoprire le carte

A una settimana dalla nomina a presidente e amministratore delegato della compagnia, è fissato per oggi il primo appuntamento cruciale: il Consiglio di amministrazione, con all'ordine del giorno l'esame dei conti relativi al primo trimestre 2003, le linee guida del nuovo piano industriale e i criteri per la redazione del progetto di bilancio 2003. Un passaggio delicato, soprattutto quest'ultimo, perché il «board», in vista del Cda del 20 maggio, dovrà verificare la sussistenza delle condizioni di continuità aziendale. Ma rispetto a una settimana fa, non vi sarebbero, rilevano fonti vicine al «board», elementi di novità. Insomma, non è ancora dato sapere se il nuovo presidente e amministratore delegato metterà sul tavolo elementi nuovi che garantiscano le condizioni di continuità aziendale per poter procedere quindi, nella riunione convocata per il 20 maggio, all'approvazione del bilancio 2003. Non è escluso che i consiglieri uscenti, anche in via cautelativa, decidano di demandare la decisione all'assemblea degli azionisti convocata per il 17 e 23 giugno. Quanto all'andamento del primo trimestre, penalizzato dall'elevata conflittualità e dal contenzioso con le agenzie di viaggio, indiscrezioni non smentite parlano di perdite per 163 milioni di euro in flessione rispetto allo stesso periodo del 2003 quando si attestarono a 173 milioni di euro. Nel corso dell'ultimo consiglio di amministrazione era stato stimato un «rosso» per i primi quattro mesi dell'anno tra i 200 e i 250 milioni di euro. Oltre che sulla situazione patrimoniale e finanziaria della compagnia l'attenzione è puntata sulle linee del piano industriale. Il piano Cimoli dovrebbe prevedere un riassetto societario incentrato sulla creazione di due società controllate: nella prima dovrebbero confluire l'attività di volo e il personale navigante, mentre nella seconda le attività che non rientrano nel core business aziendale (manutenzione, handling, information technology).