Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Euro ancora debole toglie forza al taglio dei tassi

default_image

  • a
  • a
  • a

Lo rilevano alcuni analisti che osservano, tuttavia, come la porta a una riduzione del costo del denaro resti comunque aperta e questa possibilità possa essere fatta propria dall'Eurotower, nei prossimi mesi, nel caso in cui la ripresa economica di Eurolandia si rivelasse più debole del previsto. «Il rialzo del dollaro ha portato un certo sollievo alla Bce e potrebbe indurla a non affrettare una riduzione del costo del denaro», ha spiegato Manuela Preuschl di Deutsche Bank, precisando tuttavia che l'attuale fase di debolezza della moneta unica può considerarsi come un «fattore temporaneo» e che nel medio periodo, quindi, l'euro sia destinato a rafforzarsi nei confronti del dollaro. Di parere analogo è Michael Schubert, analista di Commerzbank, che ricorda come le più recenti previsioni interne della Bce, secondo quanto trapelato, assumano un rapporto di cambio euro-dollaro pari a 1,26. «L'attuale andamento dell'euro (1,19 sul dollaro, ndr) offre quindi alla Bce un certo respiro», ha spiegato Schubert, sottolineando inoltre che dagli Usa, negli ultimi giorni, sono giunti segnali positivi sulle prospettive della ripresa americana, che dovrebbe aiutare anche un recupero dell'economia di Eurolandia e rendere meno necessario, pertanto, un taglio dei tassi. «Se le cose dovessero continuare in questo modo, senza brutte sorprese sul fronte domestico, prevediamo quindi un rialzo dei tassi di interesse verso la fine dell'anno con una probabilità del 75%», ha aggiunto Schubert.

Dai blog