Alitalia, sgravi fiscali nel mirino della Ue

L'ipotesi di ricorrere a sgravi fiscali con un intervento sui requisiti di sistema potrebbe sbattere contro un no secco di Bruxelles. Tant'è che il ministro delle Politiche Comunitarie Rocco Buttiglione ha chiesto di vedere la bozza del decreto per far valutare ai suoi esperti se le misure potrebbero essere bocciate da Bruxelles. Oggi infatti, come preannunciato dal ministro dei Trasporti Lunardi, ci sarà una riunione tecnica seguita da un incontro politico proprio per fare il punto sulla soluzione della crisi Alitalia. La riunione di oggi sarà anche preparatoria del vertice di governo di domani e del successivo Consiglio dei ministri. Insomma questa potrebbe essere la settimana decisiva. Intanto i sindacati fanno pressing e ieri hanno lanciato una sorta di ultimatum. O il governo li convocherà a Palazzo Chigi per un confronto su quanto intende fare e sul piano industriale dell'azienda o «la risposta sarà dura». La preoccupazione delle sigle sindacali è che prevalga l'ipotesi circolata nei giorni scorsi, di dividere in due la compagnia scorporando i debiti e gli esuberi. Una soluzione draconiana che ha nel ministro Tremonti lo sponsor principale perchè meno onerosa per le finanze pubbliche e che aprirebbe la strada ad una fusione con altri vettori nazionali quali Volare o Meridiana. L'ipotesi però non piace ai sindacati per gli effetti disastrosi che avrebbe sul personale. Di qui la richiesta al governo di fare chiarezza. Ma la partita è complicata anche dalla rivolta dei piloti dell'Anpac che ieri hanno mandato a monte l'incontro con l'azienda. L'Anpac avrebbe puntato i piedi con i vertici dell'Alitalia chiedendo posti chiave all'interno dell'azienda. In particolare avrebbero rivendicato una vicedirezione generale. Secondo indiscrezioni il sindacato dei piloti vorrebbe mettere Pierfrancesco Prato, direttore operazioni volo, nell'ufficio divisione voli (al di sopra di quello operazioni volo), occupato oggi da un uomo d'azienda Luca Ciarlini, che è alle dirette dipendenze di Hauenstein. Oppure vorrebbe destinarlo ad un posto ad hoc al di sopra di Ciarlini così da spiccare più facilmente il volo verso la poltrona di Hauenstein. L'Anpac infatti vorrebbe rifarsi dell'operazione fallita di piazzare lo stesso Prato come amministratore delegato di Alitalia Express (lasciato libero da Massimo Chieli diventato direttore centrale risorse umane di Alitalia), che è stato occupato da Agostino Cassaro (uomo di azienda). In serata l'Anpac ha però smentito queste voci dicendo che «non c'è stata nessuna richiesta del genere». Il putiferio però si è scatenato lo stesso e il responsabile del trasporto per Alleanza Nazionale Luigi Martini è sceso in campo definendo «irresponsabile» l'atteggiamento di chi approfitta del momento difficile della compagnia «per chiedere poltrone». Per contrastare questa fronda interna è stato creato un nuovo sindacato dei piloti che verrà alla luce a giorni e conta già oltre 300 firme. Intanto la Borsa continua a scommettere su una soluzione della crisi e in particolare sull'arrivo del decreto sui requisiti di sistema. Ieri il titolo della compagnia di bandiera dopo aver raggiunto un massimo nel corso della seduta di 0,253, si è attestato a 0,244 (+5,17%). Boom di scambi per 169,2 milioni di pezzi pari a quasi il 4,4% del capitale.