ABETE: GRADITO OGNI INVESTITORE

Secondo indiscrezioni di stampa, Carlo De Benedetti (ex patron dell'Olivetti negli anni '80 e '90) avrebbe acquisito una quota del 2% dell'istituto romano. L'operazione sarebbe avvenuta tramite alcune finanziarie personali dell'Ingegnere, non tramite le sue principali Cir e Cofide. Il portavoce di De Benedetti, interpellato sull'eventuale scalata, ha risposto con un secco «no comment». I numeri di Bnl della seduta di ieri in borsa, lascerebbero pensare all'assalto di uno scalatore: ben 132 milioni di euro di controvalore dei pezzi scambiati. Il titolo ordinario della banca romana ha chiuso con un progresso dell'1,54% al prezzo di riferimento di 1,978 euro, dopo aver raggiunto il tetto massimo a 1,995 euro. La tesi di un eventuale «cavaliere bianco» è stata ben accolta dal presidente di Bnl, Luigi Abete. «Ogni investitore in Bnl - ha affermato il numero uno della banca di Via Veneto - è gradito perchè vuol dire che apprezza il titolo». Ma Abete ha preferito soffermarsi sull'ottimo andamento sul listino telematico delle azioni Bnl. «La vera notizia di oggi - ha proseguito Abete - è che il titolo è sopra i 2 euro. E la banca ha ulteriori potenzialità di crescita». Ma il presidente si è lasciato andare anche ad altre ipotesi più probabili, rispetto all'interesse di un solo scalatore. «Nell'ultimo mese - ha spiegato Abete - in Borsa è stato scambiato più del 50% del capitale di Bnl». Il fatto che nessuno abbia dichiarato finora l'acquisto di quote superiori al 2%, osserva il presidente dell'istituto di via Veneto, deve far ritenere che almeno 25 investitori abbiano acquistato titoli in Bnl. «C'è una miriade di investitori, grandi e piccoli, che stanno investendo in Bnl». Nella banca romana si è scatenata la caccia al titolo. Tuttavia, nel mondo bancario si invita a un'attenta riflessione delle ultime vicende su Bnl. Alcuni banchieri sostengono che De Benedetti possa far parte di un accordo sotterraneo con il Banco Bilbao Vizcaya, primo azionista di Bnl con il 15% circa. La banca spagnola non può superare la quota posseduta, poichè la Banca d'Italia non le rilascerebbe il via libera per un'eventuale similie operazione. E allora si fa strada l'ipotesi che ci siano imprenditori «amici» del BBV che possano farsi carico di un eventuale acquisto di azioni Bnl. Anche l'ingresso degli immobiliarista Coppola e del padrone di Tod's Della Valle rientrerebbe in quest'ottica. Ma per ora sono solo ipotesi.