RAPPORTO ISVAP

Sia nel ramo vita che nel ramo danni, gli italiani che abitano nelle regioni del Nord si dimostrano infatti senza dubbio più pronti ad aprire tasche e portafogli quando si tratta di difendere salute e averi personali. Secondo l'ultimo rapporto dell'Isvap sulla distribuzione regionale e provinciale dei premi nel 2002, gli assicurati settentrionali hanno contribuito per oltre il 59% degli 87,7 miliardi di euro della raccolta premi complessiva dello scorso, contro il 18,9% delle regioni centrali, il 12,5% delle regioni meridionali e il 5,6% delle isole (circa il 3% dei premi è invece attribuibile alle direzioni generali). Lo studio dell'Autorità evidenzia che nel ramo vita le polizze sottoscritte nell'Italia settentrionale hanno coperto il 62,4% del totale nazionale (pari a 55,3 miliardi di euro nel 2002), contro il 17,4% dell'Italia centrale, l'11,9% dell'Italia meridionale e il 5,3% delle isole. Stesse proporzioni riscontrate a grandi linee anche nel ramo danni: il Nord ha contribuito lo scorso anno per il 55,2% del portafoglio di 32,4 miliardi, il Centro per il 21,3%, il Sud per il 13,6% e le isole per il 6,3%. Nelle regioni del Nord si spende insomma molto di più per coprirsi da eventuali inconvenienti e la dimostrazione sta nel fatto che ancora una volta è la Lombardia a guidare nel 2002 la classifica delle regioni più assicurate. Un primato confermato da Milano, tra tutte le province italiane quella in cui si è speso di più sia nel ramo danni che nel ramo vita. Analizzando i grafici dell'Isvap, emerge che le prime quattro regioni che più hanno contribuito al fatturato delle assicurazioni vita sono settentrionali: Lombardia per il 28,2%, Piemonte per l'11%, Emilia Romagna per l'8,8% e Veneto per l'8,4%. Poi il Lazio con l'8% del totale e la Toscana con il 6,3%.