L'AUMENTO di capitale della Fiat si è conclusa con un'adesione pari al 100%, con l'acquisto di tutte ...

Tutte le 367.197.108 azioni del capitale Fiat ordinarie sono state acquistate. Ogni singola azione è stata offerta in opzione al prezzo di 5 euro ciascuna, per un controvalore complessivo di 1.836 milioni di euro. L'Ifil è rimasta azionista di maggioranza con la sottoscrizione di 108.921.617 azioni, che le consentono di mantenere la quota di partecipazione nel capitale Fiat con diritto di voto superiore al 30 per cento. E l'aumento di capitale è stato premiato anche dai mercati finanziari. A Piazza Affari il titolo ha guadagnato l'1,2% a 5,83. I primi segnali di ripresa in casa Fiat (con il miglioramento dei conti e delle vendite) non bastano ancora a convincere Gm. Che anzi sembra sempre più fredda sul fronte del put del Lingotto. Sulla vicenda tra le due case automobilistiche ieri si è espressa anche la 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' che in un editoriale ha stigmatizzato il comportamento tenuto in tempi recenti dalla General Motors nei confronti della Fiat. Il quotidiano di Francoforte ricorda che nel 2000, dovendo scegliere tra l'immediata vendita del settore auto alla Daimler-Chrysler e un'alleanza con la casa di Detroit, i manager americani avevano concesso a quelli torinesi una clausola "di cui oggi non vogliono piu' sentir parlare". Questa clausola prevede che tra il 2004 e il 2009 la Fiat possa vendere alla General Motors tutte le sue attivita' nel settore auto ad un prezzo equo. Ma adesso che la casa torinese e' in crisi, gli americani cercano di percorrere un'altra strada, come ha sottolineato il quotidiano tedesco spiegando che il gruppo americano "non vuole aiutare la Fiat in crisi" e sta cercando di dimostrare in tutti i modi che "ogni cambiamento non concordato nella configurazione di Fiat auto modificherebbe l'oggetto del contratto e renderebbe quindi inefficace l'opzione put" in mano a Torino. Una società italiana si potrebbe mai comportare come sta facendo General Motors con la Fiat, si chiede la 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', rispondendo che in questo caso si leverebbe contro gli italiani una bufera di indignazioni, accompagnata da un revival dei pregiudizi sulla poca serietà dei meridionali e sul loro modo "levantino" di condurre gli affari.