Lucchini, pronto il piano di crisi

La nuova versione del piano, rispetto all'ipotesi precedente, prevede un maggior impegno della famiglia Lucchini nell'aumento di capitale, il rimpiazzo di Mediobanca da parte di Unicredit e Intesa nel finanziamento ponte che sarà legato in prima battuta non alla vendita di Elettra ma di Lusid, la presenza dei due gruppi bancari milanesi, affiancati da Bnl, quali capofila di un finanziamento in pool da 250 milioni concesso al gruppo bresciano dai suoi 15 maggiori creditori. Il piano è stato inviato ieri dalla Lucchini, nella versione definitiva, alle banche che dovranno sottoporlo all'approvazione formale dei loro organi collegiali. Il 30 giugno toccherà poi, secondo le previsioni, all'assemblea dei soci del gruppo siderurgico approvarlo per arrivare in tempo, in prima battuta, a rimborsare il bond da 300 milioni in scadenza l'11 luglio. Rispetto alla prima versione proposta da Lazard e da Enrico Bondi, candidato a un ruolo al vertice della Lucchini, è previsto, nell'aumento di capitale da massimi 220 milioni, un impegno della famiglia per 120 milioni di euro (invece dei 100 milioni iniziali), dei quali 70 in contanti (da 50 milioni) e gli altri 50 attraverso il conferimento delle quote di controllo detenute in Sidermeccanica e Elettra. Limato invece l'impegno degli altri azionisti della Lucchini, che detengono nel complesso il 32% del capitale del gruppo i quali, fra aumento di capitale e finanziamento equity linked, apporteranno risorse per 75-100 milioni. Unicredit e Intesa forniranno poi un finanziamento ponte da complessivi 162 milioni, costituito da 100 milioni per la vendita di Lusid, attesa in tempi rapidi. I restanti 62 milioni, cui potrebbero aderire altri istituto di credito, sono invece costituiti da un finanziamento a Elettra per il rimborso anticipato del debito che la controllata elettrica ha verso la capogruppo Lucchini spa. Per Elettra - da quanto si apprende - sarebbero intanto arrivate diverse manifestazioni di interesse per l'intera società o solo per alcune centrali elettriche.