Bot trimestrali e annuali ai minimi storici

L'asta di ieri si è chiusa con un rendimento del 2,405% lordo semplice, il più basso di sempre (il precedente record era del 10 settembre '99 con il 2,43%). Minimo assoluto anche per gli annuali al 2,211%. La limatura dei rendimenti sono il segno che il mercato aveva già in gran parte scontato nei precedenti collocamenti il taglio del costo del denaro deciso giovedì scorso dalla Bce. Il ribasso dei rendimenti, nonostante la lieve entità, ha permesso ai Bot trimestrali di mettere a segno l'ottava riduzione consecutiva dei tassi all'emissione, agguantando così il minimo storico più volte sfiorato il precedenza. Per gli annuali, che hanno ritoccato il precedente record del 25 febbraio scorso (2,279% in quell'occasione), si tratta della nona flessione del rendimento in una serie di dodici. In un anno, dal 10 marzo 2002 il tasso lordo all'emissione è così sceso di quasi un punto e mezzo (1,46 punti) percentuali. Da notare che Bankitalia ha calcolato la differenza di rendimento rispetto al collocamento del 25 febbraio, che ha riguardato però una terza tranche di titoli annuali con durata residua intorno ai dieci mesi. Il calo nei confronti dell'ultima asta normale (2,418% l'11 febbraio) sarebbe stato di oltre 20 centesimi di punto. Salgono così a sette le tipologie di titoli del Tesoro ad essere scese nelle ultime settimane sotto i precedenti minimi assoluti. Dopo i Bot annuali e semestrali, i Cct e i Ctz, i Btp a 3 e 15 anni, è toccato ieri ai Bot trimestrali (e ai titoli a 12 mesi per la seconda volta). Restano a un soffio dal livello più basso di sempre i Btp a 5, 10 e 30 anni Al netto delle commissioni i rendimenti di oggi si attestano abbondantemente sotto il 2%, basti pensare che i semestrali collocati il 25 febbraio offrono uno striminzito 1,62% (dal 2,315% del livello d'asta). Le aste hanno evidenziato una richiesta piuttosto consistente, soprattutto per gli annuali. Le domande di sottoscrizione per i trimestrali sono state pari a 5.402,7 milioni di euro a fronte dei 3.000 in asta. Gli annuali sono stati richiesti per 11.568 milioni contro i 6.000 emessi dal Tesoro. Il collocamento dei Bot a tre mesi ha fato segnare un prezzo di 99,376, cui corrispondono rendimenti lordi del 2,405% semplice e del 2,426% composto (rispettivamente -0,111 e -0,114 punti). Il prezzo di esclusione è stato di 99,123%, la percentuale di riparto è risultata del 65,946%. Gli annuali hanno registrato un prezzo di 97,795, con un tasso lordo all'emissione del 2,211% (-0,068 punti), un prezzo esclusione di 96,832 e una percentuale di riparto del 22,061%.