commozione

Tutto il dramma di Mika a Domenica In: "Il nuovo album è per mia madre"

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Giada Oricchio

Mika, nato a Beirut, cresciuto a Londra, parigino d’adozione e italiano per volontà, è una forza della natura prima ancora che della musica: “Mia mamma ha il cancro, sono anni duri, ma io l’ho fatta cantare e lei mi ha detto "str***o’". Il cantante racconta a Mara Venier la genesi e l’uscita del nuovo album “My name is Micheal Holbrook”, uno spartiacque della sua vita, ma in realtà apre il suo cuore alla padrona di casa di “Domenica In” partendo dall’infanzia: “Mia madre mi ha chiamato Mika fin da piccolo, non sono mai stato Michael, poi mio padre è stato preso in ostaggio nella prima guerra del Golfo, era nell’ambasciata, ma quando è tornato a casa non era più papà, ma Mike, era cambiato. Sono iniziate le difficoltà e così adesso a 36 anni ho voluto capire chi ero, volevo far pace con il mio passato, con quella parte della mia famiglia. Per scrivere l’album mi sono isolato per un anno e quando ho scritto la prima canzone, mio padre mi ha chiamato e mi ha detto che dovevo volare subito a Dubai perché mamma stava male. La mia risposta a questo periodo molto difficile è stata scrivere canzoni. Non con malinconia, ma mettendoci energia, forza, come fuochi d’artificio di gioia”. Mika ricorda la mancanza di autostima che ha reso difficile la sua infanzia: “Avevo smesso di parlare per colpa della scuola, mi buttarono fuori e mia madre disse "ok, non fa per te" e mi obbligò a fare lezione con lei e un’insegnante russa. Non è che mia madre voleva che facessi musica a tutti i costi, mi faceva fare quegli esercizi per rimettere dentro di me il valore di qualcosa che sapeva piacermi cioè la musica. Io lì per lì non lo capivo e mi chiedevo perché fosse così dura, poi ho compreso. Anche mia zia era terribile. Io sono stato creato da donne tremende. Per me quest’aggettivo è un complimento, mi piacciono le donne forti. La musica è la mia amica, ora sono ritornato al mio pianoforte bianco. Sai posso leggere il cinese, ma non riesco a leggere la musica e nemmeno gli orologi anche se mi piacciono molto”. Mika è strepitoso quando parla della malattia della madre, colpisce dritto in faccia: “Ho dedicato questo album a mia madre perché in questi due anni ogni volta che c’era una sfida pensavamo di averla superata, di aver superato il problema, invece no. Sta soffrendo molto per un cancro grave, molto difficile da gestire. Io da lei ho avuto un amore molto forte e duro e vedere la fragilità di una donna che ti ha sempre spinto è terrificante. Però ho deciso di non nascondermi. Ha avuto un intervento gravissimo al cervello e tre settimane dopo ho preso un microfono e le ho detto "adesso canti", mi ha guardato fisso per tre ore e mezzo e poi l’ha fatto. I miei fratelli non capivano, ma lei ha capito. Le ho detto "così trasformiamo questa me**a in qualcosa di bello, possiamo dire che questa cosa appartiene a noi, non ci ha vinto. Questi sentimenti sono beni universali, che proviamo tutti. Ho voluto farla uscire dall’ombra e metterla alla luce prima che fosse troppo tardi. Lei mi disse "Se fai qualcosa di triste con quello che ho fatto non ti perdonerò mai". Mi ha chiamato dopo 5 mesi e detto "sei uno stro**o, se avessi saputo che sarebbe stato così bello avrei cantato meglio" e ha chiuso il telefono”. Alla domanda di Mara Venier: “Come vedi il tuo domani?”,  l’artista risponde: “Prima cercavo di avere il controllo, adesso non lo so. Non lo so cosa succederà domani, l’unica cosa che posso dire è che non ho bisogno di saperlo, sono ok senza saperlo. Con tutto quello che sta succedendo, con questi cambiamenti…a 18 anni credevo di essere adulto, ora non so…a 36 anni dico solo che sto vivendo la mia vita onestamente e che ho intorno a me persone che mi amano. Con mio padre le cose vanno molto meglio, ho un compagno da 13 anni, odia che parli di lui, è un campagnolo!”. Mika ha dedicato una canzone del nuovo disco all’Italia perché da piccolo andava a vedere Sanremo in occasione del Festival a cui ha partecipato nel 2007 riscuotendo un enorme successo. Dal 24 novembre parte il suo tour e toccherà tantissime città: “E’ un modo per ringraziare gli italiani, per la tolleranza con cui mi hanno accolto, anche con il mio italiano stentato, ho torturato la lingua, ma adesso tocca a me fare da Nord a Sud, è un atto d’amore”. E chiude cantando “Domani”. In italiano.