il caso prati

Denunce, profili fake e chat: tutte le bugie di Eliana Michelazzo

Giada Oricchio

A “Live Non è la d’Urso”, Eliana Michelazzo, ex manager di Pamela Prati, rilascia piena confessione su Mark Caltagirone affermando di essere stata vittima del sistema per 10 anni, ma durante l’intervista faccia a faccia con Barbara d’Urso continua a confondersi “per colpa della tensione”. Troppe le discrepanze e troppi i “non so” per crederle. Barbara d’Urso rivela di essere stata fidanzata – a sua insaputa -  con Danny Coppi, cugino inventato del fake Simone Coppi e tuona: “Mi sento presa per il c**o da Pamela Prati”. Eliana Michelazzo annuncia: “Ho denunciato Pamela Perricciolo”. Ma le due si seguono ancora sui social. Barbara d’Urso e le incongruenze - La conduttrice, rimasta impigliata suo malgrado “nella rete del ragno”, introduce Eliana in studio così: “Convincimi che per 10 anni hai creduto di stare con un uomo mai visto”. La Michelazzo socchiude le palpebre in segno di prostrazione, sospira affaticata e finge di riprendere fiato: “Mi sono auto convinta di essere innamorata di Simone, era l’uomo perfetto. Diceva che faceva il magistrato antimafia minorile, poi mi hanno detto che questa carica non esiste. Pamela Perricciolo mi diceva di stare tranquilla perché lei lo conosceva”. Per Simone Coppi, Eliana avrebbe annullato la sua vita per 5 anni e sarebbe stata casta per 10 anni. Ha sentito il marito una sola volta al telefono, facevano sesso via Messenger, lei si inventava le vacanze di coppia e solo quando ha ascoltato le altre storie, ha avuto i primi sospetti. Ma quando esattamente? Dopo la clip su Instagram in compagnia di Pamela Prati in cui prendeva in giro le trasmissioni? Dice che ha preso in mano l’agenzia quando la Perricciolo ha fatto un’operazione e di non aver più avuto tempo per pensare alla sua disgraziatissima situazione sentimentale. La d’Urso domanda: “Perché postavi foto finte?”, “Lo ha fatto la Perricciolo” è la risposta sfacciata di Eliana. Il pubblico rumoreggia, ma le baggianate non sono finite: “Io ero sempre seguita, dovevo dire i miei orari e dove andavo. Lui aveva problemi cardiaci e se litigavo con la Perricciolo mi arrivava la sua telefonata, poi quella della mamma, della sorella. Mi tormentavano con i sensi di colpa”. Una supercazzola perché un attimo prima ha sostenuto che Simone Coppi fosse l’uomo perfetto e che si sono sentiti al telefono una sola volta. Poi solo chat. Barbara d’Urso tira fuori i video hot, fonte di ricatto, e Eliana conferma che qualcuno è in possesso dei suoi filmati amatoriali  e chissà dove sono andati. La d’Urso sbotta: “Ma non ti sei mai posta il problema che qualcuno ti prendeva per il c**o?”, “No…” sostiene Eliana così innamorata da farsi due tatuaggi. Di fronte al filmato con le panzane raccontate ai settimanali di gossip nel 2009 in merito alle sue nozze con Simone si incarta e si aggroviglia: “Chi era il ragazzo dell’intervista? Non lo so. Prima le interviste si facevano vocali e non so con chi abbia parlato al telefono la giornalista”. Ma sul giornale c’è la foto di Eliana con un ragazzo e a domanda risponde impudente: “Tu lo sai chi è? Io non lo so”. La d’Urso resta sconcertata: “Ma era insieme a te!”, “Ah sì, era un amico nostro”. Quindi la rivista ha indicato il ragazzo come futuro marito e lei – guarda caso - non ha mai chiesto rettifica. Anche i numerosi video caricati su Instagram in cui si vede una nuca non sono attribuibili alla Michelazzo: “Li ha messi Simone”. Che non esiste. Vien voglia di fiondarla su Plutone. Le bugie non finiscono mai. Per lei Mark Caltagirone è finto e naturalmente non sa chi abbia telefonato in diretta a Live un paio di settimane fa: “La voce del video non è quello della telefonata”. Poi confonde il suo fakeman e quello della Prati. Il pubblico rumoreggia e si permette di fare la ramanzina: “Chi non c’è passato non può capire, ma tanta gente è nelle mie condizioni”. Barbara d’Urso le dà una stoccata: “Solo la tua coscienza e gli inquirenti sanno se stai dicendo la verità”. La Michelazzo gioca la carta della “seminfermità”: “Io so che ho bisogno di un medico. Io ho creduto a Pamela Prati perché così credevo alla mia storia. Poi venendo qua ho messo insieme i tasselli”. Barbara d’Urso svela un retroscena sul 2 dicembre, giorno della prima messinscena televisiva di Pamela Prati: a fine intervista la showgirl era arrabbiatissima e offesa perché la d’Urso aveva mandato in onda le immagini del Bagaglino: “Mi accusò di mancanza di rispetto per via dei due bambini in affido. Mi fece una schifezza e la cosa mi rimase impressa. Quindi se questa storia non è vera io mi sento molto presa per il c**o. Spero che la tua confessione stasera faccia da viatico per quella di Pamela Prati”. Barbara chiede a Eliana se Pamela sappia o no dell’inesistenza di Mark Caltagirone e come sempre nei momenti topici la donna svicola: “Mi faccio un grande punto interrogativo. Secondo me sa che non esiste. Non ha foto insieme anche se ha fatto la paparazzata di notte insieme a lui e alla Perricciolo. Quella persona non è uguale alle foto che ho visto. Non lo so perché finge. Non è plagiata”. Barbara d’Urso torna sui figli e qui la Michelazzo pasticcia di nuovo: il bambino era italo francese, anzi italospoagnolo e lei ingenuamente si è sbagliata. Però il giorno del famoso video mandato anche alla d’Urso il piccolo era arrivato con la Perricciolo e urlava  ‘forza Lazio’ quindi sarebbe di Roma: “Chi è il bambino? Eh voglio saperlo anch’io” risponde Eliana che si è ritagliata il ruolo della servetta stupida e ingenua. La d’Urso fa chiarezza anche sulla foto che la Prati ha mostrato alla Toffanin a “Verissimo”: è la stessa che le ha fatto vedere la Michelazzo in camerino. “Tu mi hai detto che era Mark Caltagirone, ma con noi c’era una persona che ha riconosciuto in quell’uomo un determinato professionista e aveva ragione”. Eliana non sa rispondere e alza un polverone dicendo che chattava con Rebecca (di soli 7 anni), poi esce dal seminato e sfida il pubblico: “Vi mostrerei tutte le chat così mi credete. Io le ho tutte (chi conserva le chat di 10 anni?!). Pamela Prati mi deve dire a cosa ha creduto! Io ho creduto nella loro storia perché è quello che è mancato a me. Per me la famiglia è il futuro. Sono venuta qui a difenderli perché volevo aiutarli”. Eliana si arrampica sugli specchi a mani nude: “Se Pamela Prati è plagiata? Forse dai social come me” e la d’Urso: “Ma c’è qualcuno dietro ai profili!” ed Eliana tira in ballo altri uomini privi di identità: “Premesso che un uomo l’ho visto, uno ha telefonato qui, un altro è nel video… presenze maschili ci sono e sono diverse, io non ci credo che una sola persona possa fare tutto questo”. La Michelazzo addossa ogni responsabilità alla Perricciolo: la convinse che Simone Coppi avesse lasciato la Arcuri per lei, che avesse un cugino di nome Danny Coppi (inventato come Lorenzo David Coppi, il moroso di Sara Varone a Alfonso Signorini) e che questi fosse stato fidanzato con la d’Urso per un anno. Andava spesso a Cologno Monzese e lei era gelosissima. Spuntano perfino le chat in cui Eliana parla con il cugino Danny di aprire un centro estetico con Barbarella e un video del 2012 rubato dal blog della d’Urso. Strano che la Michelazzo bazzicando Mediaset non abbia mai detto a Barbara del parente/fidanzato in comune. Eliana abbassa le difese e spara un’altra sciocchezza quando afferma di essere stata gelosa di Simone perché era andato in Sardegna da Manuela Arcuri. Ma non aveva detto che il magistrato antimafia minorile viveva blindato? Come poteva credere che andasse in mezzo ai vip della Costa Smeralda? La storia dell’acido grida vendetta: Eliana “credo alle favole” ha dato retta alla Perricciolo in preda a una crisi isterica per l’aggressione. Tuttavia si è accorta che il giubbino era bagnato e non sciolto. Lo avranno notato anche i poliziotti accorsi sul posto. La sagra della panzanella si conclude con Eliana che, sforzandosi inutilmente di piangere, confessa: “Sono andata in Questura a denunciare Pamela Perricciolo. Mia sorella. Dieci anni della mia vita con lei. Tutto questo purtroppo l’ha creato lei, sicuramente con qualcun altro. Non le do tutta la colpa, me lei ci deve dire chi c’è dietro. L’ho sentita dopo le notizie uscite sui giornali. Il problema è che più volte ha tentato di prendersi gocce calmanti e mi diceva ‘se muoio pensa alla mia famiglia’. Stavo male, mi creava sensi di colpa, era un pezzo della mia famiglia. Perché fare una cosa del genere? Non lo so. Più volte le due Pamela erano a cena senza di me, tante cose che hanno fatto io non le sapevo o non ero d’accordo. Pamela Prati mi diceva ‘non andare più da Barbara, basta’”. L’ultimo atto lo scrive la d’Urso mostrando a Eliana che le due utenze telefoniche del sedicente Simone Coppi appartengono a due donne e la Michelazzo: “Una la conosco e l’altra no. Pamela faceva da ponte quando parlavo con Simone, venivano i tecnici a casa a “proteggere” la linea e lei si chiudeva in un’altra stanza. Che schifo. Sono una scema, una credulona. Ho detto una marea di cavolate, mi vergogno e chiedo scusa”. L’intervista è un tonfo su tutta la linea, ma Eliana si congeda con un bacio. Quello di Giuda.