da chiambretti

I ricordi hot di Iva Zanicchi: "Sentite cos'è successo quando ho visto un porno"

Giada Oricchio

Piero Chiambretti giganteggia a “#Cr4 La Repubblica delle donne”. Non è solo e non è più “Pierino la peste”, è l’educazione verso la pluralità di opinioni travestito da irriverenza nella convinzione che una sciocchezza o un luogo comune si smascherino da soli. Le battute a luci rosse e i doppi sensi con Cristiano Malgioglio, Giacomo Urtis e Iva Zanicchi sono solo un’arma di distrazione di massa. La dodicesima puntata di “#CR4 La Repubblica delle donne” è dedicata a dove sta il Sud ed è vero che non c’è un Nord perché siamo tutti a Sud di qualcuno? Ebbene, Piero Chiambretti e i suoi ospiti hanno risposto in modo esaustivo alla domanda, ma mai come in questa puntata il vero trionfatore è proprio Chiambretti. Il conduttore astigiano prende posizione in modo netto e cristallino contro il razzismo, contro la violenza sulle donne, contro le discriminazioni, contro le discutibili politiche governative sui migranti (“Abbiamo immaginato un governo di tutti ministri neri tranne Salvini ovviamente” è la prima foto-frecciata del conduttore, nda). Mixa sacro e profano, provoca la battuta hot e al tempo stesso la smorza per non diventare greve, sfata tabù e dà un calcio a pregiudizi e luoghi comuni (Chiambretti e Lello Arena sottolineano che il detto “Vedi Napoli e poi muori” fu scritto da Goethe in “Viaggio in Italia” in accezione positiva e non negativa) salvaguarda i diversi punti di vista - espressi dalle sue Ministre - ma non transige sull’educazione. Si può dire tutto, ma con garbo e tatto. Agli haters oppone i lovers, agli irrisolti contrappone gli appagati. Tanto un occhio vigile e un udito fine comprendono e distinguono ciò che è giusto e umano da ciò che è ingiusto e inumano. E poi Chiambretti ama follemente, visceralmente le donne: ne esalta l’intelligenza, l’arguzia, l’ironia, la capacità di farsi strada e la bellezza fisica, quella dei 20 anni, ma anche quella matura. “Non mi infastidisco se mi dicono che sono vecchia perché lo sono” dice Alda D’Eusanio e Chiambretti: “Però esiste l’educazione, io le direi agè, non vecchia”. Ecco, un Chiambretti così è patrimonio femminile: trasmette senso di protezione, restituisce fiducia nel genere maschile, gioca con le debolezze delle donne (e degli uomini) rifatte da padre chirurgo e madre anestesia, ma senza demonizzare. In fondo con il proprio corpo ognuno fa ciò che vuole. Il piccolo grande Piero danza sui tasti della vita e degli accadimenti con la medesima leggera sicurezza con cui Aldo Ciccolini (non nominato a caso visto che è nato a Napoli e la puntata è dedicata al Sud, nda) suona il pianoforte per promuovere la conoscenza dei compositori francesi. Per questo, le gag a luci rosse non stonano. Piero iniziò con Alessandra Cantini e l’esibizione del lato sud del corpo, poi ci ha preso gusto. “Le piace sempre il cannolo siciliano?” domanda a Malgioglio e quello: “Prima lo mangiavo sempre, poi ho chiuso baracca! Comunque ci sono anche i pasticcini, la pasta di mandorle, lei perché mi deve dire il cannolo…però la vuole sapere una cosa? Sono pazzo dei cannoli!” e Chiambretti: “Hai visto? L’ho beccato! E’ scivolato sulla banana”. Verso la fine della trasmissione entra in studio il chirurgo Giacomo Urtis che solo per la fascia elastica di contenimento al viso sottoposto a lifting meriterebbe il DASPO da tutte le sale operatorie. Sembra uno reduce da choc allergico agli arachidi, ma lui ne va orgoglioso: “Anno nuovo faccia nuova, l’ho fatto due settimane fa, ci vogliono 5 mesi per la faccia definitiva”, “Ma sembra un uovo di Pasqua! Se starnutisce vola via tutto? Adesso dovrà cambiare carta d’identità. Cerchiamo di essere onesti, cerchiamo di rimanere con la nostra faccina” replica Chiambretti contrario agli stravolgimenti fisici e Urtis: “Il mio IPhone non fa più il riconoscimento visivo”. Decisa anche Alda D’Eusanio, nuova opinionista de “L’Isola dei Famosi”: “Come ca**o ti viene in mente di ridurti così”. Ma Giacomo Urtis si guadagna il primo posto nella classifica dei nuovi mostri per l’attività sessuale: “Niente sesso per un mese e mezzo, né palestra, né canto” e Francesca Barra: “Perché niente sesso?! Non capisco: perché se uno si opera alla faccia non può fare attività qua? (e indica il basso ventre, nda)” e Signorini sibila: “Perché dove hai indicato con le mani non è il posto giusto…” Chiambretti intuisce la deriva: “Perché non facciamo il programma che è stato scritto in modo certosino?”, ma Urtis fuga ogni dubbio: “Il sesso aumenta la pressione e si gonfia la faccia…e poi non si usa solo là! Si usa anche altro…”. Chiambretti si morde le mani dalla (finta) disperazione. Passato “Bocca di rosa” Urtis, ci pensa Iva Zanicchi a chiudere in modo hot la terz’ultima puntata de “La Repubblica delle donne”. La cantante, in collegamento dal Teatro Ciak di Milano, stuzzicata da Piero, racconta un aneddoto sulla vita privata: “La cassetta porno che Fausto mi regalò per il compleanno? Non fu per il compleanno. Era un periodo di stanca e tornò a casa con una cassetta. Mi disse "Iva la vediamo?", non avevo voglia, poi ci siamo messi sul divano, ho iniziato a guardare e gli ho detto "ma sei scemo?", io non avevo mai visto un porno però poi, dopo un po’, a furia di guardarlo, ho fatto "ooohh…ehhhh (sgrana gli occhi, nda), ho visto delle robe…sijor Chiambretti dei bastoni, dei batacchi tanti e dopo un po’ mi sono emozionata...che le devo dire…”, Piero la interrompe: “Va beh, il vantaggio di quei film è che si sa come vanno a finire” e la Zanicchi con studiata comicità: “In quel caso successe che io mi sentivo un po’ così, tutta eccitata e dissi "Pippi andiamo a letto"…lui mi rispose "vai avanti te che voglio vedere come va a finire". Giuro è la verità, è la verità”.