In libreria "Viaggionauta"

Alla scoperta di luoghi curiosi

Alberto Di Majo

L’anima alchemica di Venezia, l’evoluzione architettonica di Torino, il borgo degli eroi per gioco di Zuccarello, l’armonia rocciosa della Sicilia e i colori delle valli del Trentino. E poi più in là, in Europa: passando tra le due anime di Tallin, il barocco di Malta o ripercorrendo le orme di Gaudì a Barcellona o i cinque volti di Madrid fino a giungere tra i profumi di Istanbul. È in libreria «Viaggionauta - Guida per luoghi curiosi», scritto da Valeria Copperi e pubblicato da Yume (256 pagine, 15 euro). Tutto è nato dal blog dell’autrice (www.viaggionauta.com), che raccoglie reportage, interviste, fotografie di posti meravigliosi. Molti attraggono già milioni di turisti, eppure Valeria Copperi spinge il lettore a guardarli con occhi diversi. Fino a giungere a un tour noir alla ricerca di Dan Brown, un viaggio letterario attraverso i luoghi descritti dallo scrittore americano. La Copperi, docente di scienze umane e filosofia, ha messo insieme le sue due grandi passioni, i viaggi e la cultura, e in ogni capitolo del suo libro regala itinerari imprevisti e prospettive curiose. Il testo parte dalla Mole Antonelliana, celebrata anche da Friedrich Nietzsche, si perde nei «sogni verticali» di Torino, descrive le Langhe dei giganti richiamando Cesare Pavese, si sofferma in Valle d’Aosta sul castello di Fenis e su quello di Sarre. Poi si muove verso la Liguria, riscoprendo l’entroterra, «un susseguirsi di natura, ma anche di tradizione, cultura e arte dai confini indescrivibili». L’autrice richiama Flaubert per introdurre la scoperta di Genova: «Cammino sul marmo, tutto è di marmo - notava lo scrittore francese - scale, balconi, palazzi. I palazzi si toccano tanto sono vicini e, passando dalla strada, si vedono i soffitti patrizi tutti dipinti e dorati. Vado a visitare le chiese, sento cantare e suonare l’organo, guardo i monaci, osservo i paramenti sacri, gli altari, le statue; in altri momenti (ma non so bene quali) forse avrei riflettuto di più e guardato meno. Invece qui spalanco gli occhi su tutto, ingenuamente, semplicemente, e forse è molto meglio». Ci pensa Goethe a presentare Roma. La Copperi comincia dall’origine della città, senza tuttavia dilungarsi o annoiare. Il detto "Tutte le strade portano a Roma", spiega l’autrice, voleva sottolineare l’efficienza del sistema stradale (molto diverso da ora, non c’è che dire). Il lettore può perdersi nei vicoli di Trastevere o nelle vie dedicate agli artigiani. I viaggi di Valeria Copperi descritti nel libro si spingono in mezza Europa: Londra, Parigi, Vienna, ma anche Corfù, Santorini e Malta. L’autrice presenterà il testo sabato 27 ottobre alle 18 alla libreria «Arethusa», in via della Primavera 101, a Roma. Anche questo, c’è da scommetterci, sarà un viaggio da non perdere.