Il ritorno

Flavio Insinna e L'Eredità di Fabrizio Frizzi: "Era come Pelè, non lo deluderò"

Giada Oricchio

L’eredità di Fabrizio Frizzi, galantuomo sul piccolo schermo e nella vita, è pesantissima e ha suscitato molta perplessità e tantissime polemiche (dagli stessi addetti ai lavori, nda) che a raccogliere il testimone del preserale di Rai1 sia stato Flavio Insinna, l’ex conduttore di Affari tuoi a cui Striscia La Notizia ha strappato la maschera catodica dimostrando che era buonista e non buono, che dietro le quinte usava termini dispregiativi per le concorrenti del game-show, che inveiva contro i collaboratori e che in pubblico ha offeso un giornalista di TvBlog. Senza contare che Insinna è reduce da diversi flop su Rai1 come La strada senza tasse e Dieci cose e che l’acqua Rocchetta di cui era testimone voleva i danni d’immagine. Ma in Rai non sembrano temere l’effetto boomerang. In un’intervista al settimanale Mio, Insinna, 53 anni, promette di entrare in punta di piedi nei salotti degli italiani e di rispettare il programma campione d’ascolti grazie a Carlo Conti e Fabrizio Frizzi: “È sicuramente complicato perché Fabrizio non c’è più e mi viene affidata quest’eredità (…) il mio primo obiettivo sarà non deludere lui (…). È doveroso onorare quella maglia perché è come se fosse Pelè che ti lascia la maglia. (…). Fabrizio non è sostituibile, non posso fare questo tipo di miracolo, se mi chiedi se riuscirò a non farlo rimpiangere rispondo certo che no”. Poi rivela come ha saputo che avrebbe condotto “L’eredità”: “Mi trovavo in giardino a cercare di salvare i mie limoni ai quali tengo molto e che sono sofferenti. La gentilissima signora della Rai mi ha detto ‘ le passo il direttore generale’. Tachicardia alla Fantozzi...Mi hanno chiesto a bruciapelo ‘la vuoi fare L’Eredità?' Sono rimasto in silenzio a lungo e mi hanno detto ‘Ma che non ti va?’, ‘No mi sto riprendendo, ho risposto’. (…) la pausa non era teatrale, ma umana perché in testa mi sono passati tutti gli anni di amicizia con Fabrizio, le risate insieme, le cene e le maratone di solidarietà condivise”. Il conduttore romano evidenzia più volte che né Frizzi né Conti, dal quale ha ricevuto la benedizione e tanti consigli utili, giudicano: “Carlo ha lo stesso stampo di Fabrizio, sono amici che non giudicano, che ci stanno nei giorni belli e nei giorni brutti e questo fa la differenza”. L’intervista di Marzia Pomponio si chiude con una domanda sul periodo che Insinna sta attraversando: “È un periodo in cui ti manca un amico gigante da tutti i punti di vista, c’è un buco incolmabile. È un periodo di riflessione”.