DAL PALCO ALL'ARENA

"Il giardino dei ciliegi" torna in scena a Bologna. E c'è anche lo Stato Sociale

Carmen Guadalaxara

Ha debuttato sabato scorso 17 marzo in prima assoluta "Il giardino dei ciliegi". Trent’anni di felicità in comodato d’uso della compagnia bolognese Kepler-452 in collaborazione con Lo Stato Sociale. Lo spettacolo nasce dall’incontro tra i componenti della compagnia teatrale Kepler-452 (Nicola Borghesi, Paola Aiello ed Enrico Baraldi), Lo Stato Sociale (Lodovico Guenzi e Alberto Guidetti) e due personaggi “immaginari” realmente esistenti, Giuliano e Annalisa Bianchi, ossia Ljuba e Gaev. La collaborazione fra la compagnia teatrale e Lo Stato Sociale è frutto dell’amicizia di lunga data fra Lodo, Bebo e Nicola ma soprattutto della voglia dei regaz d’essere sempre liberi di dedicarsi a ciò che realmente gli appassiona. Inoltre, come dice scherzosamente Lodo, drammaturgo diplomato all’accademia Nico Pepe di Udine, è un modo per tornare a fare il proprio vero mestiere dopo una bella vacanza.  “In queste settimane non sono andato molto in tv, non sono stato a delle sfilate, a delle feste, a delle inaugurazioni. Non ho fatto il giro delle radio e quel poco che ho fatto l’ho incastrato dormendo in treno o non dormendo proprio. In queste settimane, mentre fuori esplodeva la canzone che ci sta cambiando la vita, sono rimasto chiuso nel teatro della mia città, vedendo ogni giorno le stesse sette facce” – spiega Lodo – “Il motivo, soprattutto adesso, resta legato a queste trecento poltroncine, a questo palco squintato, a due signori di sessant’anni cui hanno tolto una casa e un giardino e regalato una seconda famiglia. Resta legato al non smettere di chiedermi dove sono, dove voglio andare e dove ho sbagliato. A non smettere di combattere col sorriso un mondo serio o che sorride di circostanza.” Nel dramma, Anton Čhecov immagina la scomparsa di un luogo magico, profondamente impregnato delle vite di chi lo abita, che in questa rilettura diventa la casa di Giuliano e Annalisa Bianchi, che per trent’anni hanno vissuto in una casa concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune nella periferia di Bologna. “I due coniugi” - spiega Kepler-452 – “si sono occupati di due attività principali: il controllo della popolazione dei piccioni e l’accoglienza di animali esotici o pericolosi fino a che nel 2015 non ricevono un avviso di sfratto a causa dell’apertura di un nuovo parco divertimenti di fronte al loro giardino”. L’opera è una storia magica e allo stesso tempo reale, che nasce dall’incontro tra una realtà come quella di Kepler- 452, che si dedica da anni a cercare di portare gli under 30 in teatro e i non professionisti sul palco e una band che anche se è appena arrivata seconda a Festival di Sanremo, è decisa a rimanere libera.  Lo Stato Sociale, infatti, dopo aver scritto un libro “Il movimento è fermo” e portato in scena “La rivoluzione è facile se sai come farla” torna ad avventurarsi nel mondo extra musicale confermando la sua trasversalità.