«Sotto copertura» nella tana dei Casalesi
Va in onda lunedì 2 e martedì 3 novembre in prima serata su Rai1, la miniserie "Sotto copertura". La vicenda raccontata è ispirata ad un fatto vero: la cattura del boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine detto "O’ ninno" avvenuta nel 2010 da parte della Squadra mobile di Napoli. Claudio Gioè è il protagonista che si cala nel ruolo del Commissario Michele Romano, personaggio il cui nome è di fantasia, ma che ripropone la figura del vero commissario della Squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani a cui va il merito di aver catturato il boss dopo quindici anni di latitanza a Casal di Principe. La miniserie, diretta da Giulio Manfredonia, con la sceneggiatura di Salvatore Basile e Francesco Arlanch. annovera nel cast Guido Caprino (il boss Antonio Iovine) Iaia Forte, Raffaella Rea, Dalila Pasquariello e Filippo Scicchitano. La sigla finale è del rapper Lucariello (Luca Caiazzo) con il brano "Miettice ìa faccia". La produzione è Rai Fiction- Lux Vide di Luca e Matilde Bernabei. Eleonora Andreatta, responsabile di Rai Fiction sottolinea: «Abbiamo voluto evitare gli stereotipi comuni e puntare su un messaggio di cambiamento. Certo, esistono mafia e camorra, ma fortunatamente esiste una forte presenza di Casalesi che ripudia ogni forma di violenza». La Andreatta anticipa la presenza, nella miniserie, di una storia d'amore realmente avvenuta. La giovane protagonista di questa love story Anna Corradi (Dalila Pasquariello) alla fine rifugge dalla criminalità in una conversione al bene che contiene un messaggio di speranza. Matilde Bernabei spiega che l'obiettivo, a livello internazionale, è di far arrivare "Sotto copertura" in tutti i paesi nei quali è stata venduta la serie Gomorra: «Noi affrontiamo le stesse tematiche, ma in maniera differente». E Luca Bernabei incalza: «I distributori di "Gomorra" sono rimasti favorevolmente colpiti da "Sotto copertura", c'è tanto bisogno di parlare di camorra dando un messaggio di coraggio e di speranza». C'è ancora un altro forte messaggio in quanto la miniserie è dedicata a due agenti di polizia Michele Del Giudice e Gennaro Autuori assassinati il 27 aprile del 1993 a Napoli. E non a caso la fiction inizia proprio con un omicidio vero che rievoca questo fatto di sangue. Luca Bernabei ha incontrato più volte Vittorio Pisani e lo ricorda come una persona di grandissimo spessore professionale che i suoi uomini chiamavano "capo" per il forte senso di responsabilità e di amore per la sua squadra di lavoro. È stato lui a far togliere i passamontagna ai suoi uomini, spronandoli a "metterci la faccia" in un'impresa (la cattura di Iovine) di cui andare fieri. E riagganciandosi a questo fatto vero, il rapper Lucariello ha composto la sigla finale dal titolo significativo "Miettice 'a faccia" che vuol essere una campagna di sensibilizzazione a non interrompere mai la lotta contro la criminalità organizzata. Il regista Guido Manfredonia sottolinea che molti dei dialoghi ripropongono quelli realme nte accaduti. E fa notare che Casal di Principe diventa un vero e proprio protagonista della fiction, un contesto in cui ci si immerge con la speranza di un futuro migliore. Claudio Gioè svela di aver incontrato Pisani e di esserne rimasto colpito dalla dirittura morale, Lui, che ha interpretato Salvatore Riina nella fiction Il capo dei capi (Canale 5, anno 2007 e in replica nel 2001), adesso si trova dall'altra parte, dal lato dei giusti. È una delle sfaccettature del mestiere dell'attore, aggiunge. Caprino che interpreta il boss Iovine dice di essersi studiato molto il video dell'arresto del boss per cercare di interpretarlo al meglio. Gli sceneggiatori concludono: «Durante la lavorazione della serie, nella scena in cui il paese festeggia la cattura di Iovine, la gente di Casal di Principe ha partecipato come comparse volontarie per rivivere, anche se per fiction il momento della liberazione e il sollievo di poter finalmente voltare pagina». Infine, per prendere parte alla campagna di comunicazione social Rai propone in occasione della messa in onda di “Sotto Copertura” di seguire le conversazioni con l’hashtag #metticilafaccia.