Pino Daniele, da Napoli il volto italiano del Jazz-blues

Pino Daniele è nato a Napoli il 19 marzo 1955, era il primo di sei figli nato in una famiglia modesta con il padre lavoratore al porto, luogo dove il cantante iniziò la sua carriera suonando per i militari americani di stanza in città. Diplomatosi ragioniere, comincia la sua carriera artistica con il gruppo «Batracomiomachia», poi nel 1975 inizia l'attività di session man, suonando nell'album che Mario Musella registra per la King di Aurelio Fierro e che rimane inedito fino al 2012, anno in cui viene pubblicato con il titolo Arrivederci. Sempre nel 1976 entra a far parte, come bassista, dei Napoli Centrale, dove incontra James Senese. Verso la fine dell'anno Claudio Poggi, produttore discografico della EMI Italiana, ascolta una cassetta provino con alcuni brani originali del giovane Daniele, che decide di seguire discograficamente. Già a metà anno quindi viene inciso un 45 giri contenente le canzoni Che calore e Furtunato. Terra mia, l'album d'esordio del 1977 dove vengono tra l'altro recuperati i brani del precedente singolo, denota il profondo legame del cantautore con la tradizione partenopea e mediterranea sia per le musiche che per i testi, i quali ricordano, talvolta, canti e usanze popolari tipicamente napoletane. Tra i brani dell'album di maggiore successo 'Na tazzulella 'e cafè e Napule. James Senese contribuirà in modo rilevante alla realizzazione dei successivi tre album: Pino Daniele (1979), Nero a metà (1980), Vai mò (1981). Fu influenzato dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, da George Benson e soprattutto dal blues, realizzando una sintesi fra elementi musicali e linguistici diversissimi, con vena personale e sempre controllata sul piano compositivo.   I primi grandi successi. Nel 1981 l'artista tiene un grande concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli, radunando 200mila persone, accompagnato da una formazione tutta partenopea, tra collaboratori vecchi e nuovi (Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese), che lo stesso anno partecipa all'album Vai mò (altra pietra miliare della carriera di Daniele). In questo contesto si va definendo il cosiddetto "Neapolitan Power", all'insegna dell'innovazione artistica in seno alla tradizione campana, con richiami preponderanti a rock, blues, funky e jazz. La sua passione per i più svariati generi musicali gli dà l'opportunità di far nascere un nuovo stile musicale da lui stesso denominato "tarumbò", a indicare la mescolanza di tarantella e blues. Nel 1982 cominciano le prime grandi collaborazioni con musicisti di fama internazionale. Anche se già nel 1980 ha fatto da apri pista al concerto milanese di Bob Marley. Ha suonato a Cuba e all'Olympia di Parigi, con artisti dal calibro di Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins. Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny, nonchè con gli Almamegretta, Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea, mentre nel 1990 era stato ospite di Claudio Baglioni nell'album Oltre. L'album di quell'anno, Bella 'mbriana, è forte dei contributi di Alphonso Johnson al basso e soprattutto Wayne Shorter al sax soprano. Il 1987 è l'anno di Bonne soirèe, un album di rottura apprezzato da musicisti e addetti ai lavori per le sue sonorità dal respiro internazionale. Pino Daniele ancora una volta si avvale di musicisti di altissima levatura: Pino Palladino al basso, Bruno Illiano alle tastiere (l'unico musicista italiano dell'album, con cui registrerà rigorosamente dal vivo senza l'ausilio dell'elaboratore), Jerry Marotta alla batteria (allora musicista di Peter Gabriel), Mel Collins al sax e Mino Cinelu (Weather Report) alle percussioni.   L'evoluzione del cantautore. Nel 1993 a Cava dè Tirreni tiene un concerto che poi registra creando un album live dal nome E sona mò. Nell'estate 2002 ha l'idea di una tournèe a quattro condivisa insieme ai colleghi Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron e testimoniata in un Cd e in un Dvd, In tour (primo disco prodotto della Blue Drag, sua etichetta discografica creata sempre nel 2002, insieme al figlio Alessandro). Nel 1993 nell'album Che Dio ti benedica, compare un brano scritto da Massimo Troisi. Dopo aver divorziato da Dorina Giangrande, da cui ha avuto due figli (Alessandro e Cristina), si è risposato con Fabiola Sciabbarasi dalla quale ha avuto Sara, Sofia e Francesco. Nel 2000 firma un nuovo contratto con la BMG; il primo disco con la grande casa discografica è Medina, dove spiccano le partecipazioni di Salif Keïta, Faudel e Omar Farouk. Nell'ottobre 2005 si ripresenta con il singolo It's now or never, a introdurre l'album Iguana cafè che lo stesso autore aveva annunciato diversi mesi prima come secondo capitolo del progetto del 2004. Al disco partecipano due percussionisti non nuovi a collaborazioni con Daniele, Naná Vasconcelos e Karl Potter. Il 14 maggio, in occasione della data napoletana dell'Iguana Cafè Tour, dopo 25 anni si ritrovano sullo stesso palco per la prima volta Pino Daniele, James Senese e Tony Esposito. In tutti i concerti a seguire, la formazione sarà Pino Daniele - Alfredo Paixão - Mariano Barba - Gianluca Podio - Tony Esposito, la stessa con cui verrà realizzato il successivo lavoro, Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui assieme al Lounge Art Ensemble, Giorgia e Fabio Massimo Colasanti. Il 26 gennaio 2007, il singolo Back Home segna il ritorno di Pino Daniele a un suono più duro come a un tono più «aggressivo», unitamente alla continua ricerca in bilico tra melodia, suoni cubani e caraibici ed elementi di blues e di jazz.   Gli ultimi anni. Nell'aprile 2007 è nuovamente in tournèe in Italia e in Europa, riscontrando sempre il tutto esaurito, la prima parte del giro di concerti termina con una serata-evento al Palalottomatica di Roma con molti ospiti che negli anni hanno segnato diverse tappe del suo percorso musicale, da Giorgia a Noa, da Alfredo Paixão a Tony Esposito. Il 9 gennaio 2008 si riunisce ai vecchi amici De Piscopo, Senese, Esposito, Amoruso e Zurzolo, in nome di una sorta di rifondazione, a distanza di anni, del "Neapolitan Power". Con tale formazione realizza un triplo CD con quarantacinque brani, tra vecchi successi riarrangiati, versioni originali e alcuni inediti. Il lavoro si intitolerà, simbolicamente, Ricomincio da 30, a significare trent'anni ininterrotti di carriera musicale, ma anche un omaggio all'amico Massimo Troisi. L'8 luglio 2008 Daniele torna ad esibirsi nella "sua" Piazza del Plebiscito per un trionfale concerto, cui partecipano numerosi ospiti. Il 27 marzo 2009 esce l'album Electric Jam, anticipato dal singolo Il sole dentro di me, che vede la collaborazione (anche come autore) con il rapper Alessandro Aleotti in arte J-Ax, ex Articolo 31. Il 1 ottobre 2009 Pino Daniele suona per la prima volta al Teatro Apollo di New York. Il 4 ottobre è invece a Toronto. Il 23 novembre 2010 esce il nuovo lavoro discografico dal titolo Boogie Boogie Man, che è anche il titolo del brano di punta, impreziosito dai duetti con artisti quali Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax. Per l'estate 2014 Pino Daniele ha annunciato un tour nel quale eseguirà integralmente l'album Nero a metà, interpretandolo dal vivo con i membri della band originale in un unico concerto all'Arena di Verona. La ripresa di "Nero a metà" è stato il suo ultimo progetto portato a termine: il debutto, la scorsa estate, all'Arena di Verona, con Mannoia, Elisa, Biondi, Renga, Emma. Poi il tour, il ritorno a Napoli, confermando e rinnovando la recente tradizione del concertone di fine anno al Palapartenope. Oggi la tragica notizia della sua scomparsa (Qui la notizia). A 59 anni Pino Daniele è salito in cielo e sicuramente da lassù le sue canzoni riecheggiano in paradiso, rendendo ancora più immortale il sound unico che lo ha reso così famoso.