Zard: «La musica rende tutti migliori e più liberi»
Zard, «Romeo e Giulietta» che spettacolo è? «È uno spettacolo nello spettacolo. La più grande tragedia d’amore resa quasi piacevole dalla bellezza di ciò che appare sul palco e dalle musiche interpretate magistralmente». Ama e cambia il mondo, verità assoluta? «Non l’ho scritto io ma certamente se l’umanità iniziasse ad amare i propri simili il mondo cambierebbe in meglio». La musica può salvare il mondo? «Credo che i più grandi movimenti che ci sono stati siano scaturiti da grandi concerti come il Live Aid, il concerto per il Bangladesh, la liberazione di Nelson Mandela ed altri. Se l’amore può cambiare il mondo la musica è la più grande manifestazione d’amore che esista, e tutti questi concerti sono stati grandi gesti d’amore». Nato a Tripoli, ebreo, quanta Italia c'è? «Ho sempre avuto amici italiani ed anche i miei nemici erano italiani». La libertà è? «La libertà è tutto, come la democrazia». L'incontro con la musica ha cambiato la sua vita? Quando, come e dove l’ha incontrata? «Credo che anche il mio pianto di neonato fosse in musica; convivo con la musica da quando sono nato e non saprei neanche immaginare la mia vita senza. Dato che anche nelle funzioni religiose ebraiche si canta io ho sentito cantare dal primo sabato sera della mia esistenza». E l'Italia ha cambiato la sua vita? «Certamente perché in Italia ho respirato per la prima volta la vera libertà». «Romeo e Giulietta», un musical per tutti? «È più che per tutti… è anche per gli altri». 70 anni che età è? «Lo sto scoprendo adesso». Più certezze o più speranze? «Speranze che avvalorano le certezze». Una sua paura? «Quella di non poter più fare niente per aggiustare gli errori». Una sua illusione? «Quella di non fare errori» Una sua delusione? «Fare errori» La vecchiaia le fa paura? «La vecchiaia è uno stato mentale: pur avendo 70 anni mi sento ancora giovane». E la solitudine? «Mi farebbe paura ma cerco in ogni caso di non sentirmi mai solo e di trovare sempre compagnia, anche in un oggetto». Ha incontrato i più grandi musicisti mondiali, cosa le hanno insegnato? «Niente. Credo di essere stato io ad aver insegnato loro qualcosa». C'è di fidarsi della sanità in italia? «Credo sia una delle migliori al mondo e se gli italiani sapessero usufruirne con criterio funzionerebbe ancora meglio. Posso dire per esperienza che essendo stato vittima di 2 grandi interventi chirurgici ho avuto la massima assistenza e la massima comprensione». Produrre spettacoli oggi, ieri, domani, è sempre un'impresa? «Oggi è più difficile di ieri e spero che domani sarà meglio di oggi» Il mestiere di padre è un mestiere difficile? «Dipende dal figlio». Che marito è? «Si dovrebbe chiedere a mia moglie». Occorre fare i conti con la religione? «Occorre fare i conti col "credo" perché la religione è coscienza e se uno ha la coscienza a posto può credere in chi e in cosa vuole, basta che creda. La religione è una regola di vita non credo al peccato e alla dannazione». L’amore è? «Tutto perché senza amore si cade in solitudine e in depressione». È meglio dare o è meglio ricevere? «Si deve nascere col concetto del dare nella speranza di ricevere». Passa per essere un grande corteggiatore, è vero? «Corteggiare significa rendere onore e omaggio a chi ti sta davanti». Odiare è difficile? «Credo che sarebbe una cosa facile, ma io non ci provo nemmeno». Amare è naturale? «Più che naturale è normale». La vita è sempre più bella di un bel musical? «La vita è bella quando è vita vera e non un musical che per quanto bello è pur sempre finzione».