Star a sostegno della legge «antipaparazzi»

Una nuova legge contro i paparazzi. La proposta in California è già pronta e due star del calibro di Halle Berry e Jennifer Garner stanno spingendo per l'approvazione in tempi rapidi. Il disegno di legge proposto prevede maggiori restrizioni e sanzioni più severe nei confronti dei fotografi che disturbano i figli delle celebrità, rispetto alle leggi attualmente in vigore. Le due attrici hanno testimoniato ieri davanti alla commissione giustizia a favore della norma che imporrebbe pene più dure ai fotografi che seguono quotidianamente le star importunando i loro figli. Halle Berry e Jennifer Garner si schierano quindi per l'attuazione del disegno di legge perché in grando di proteggere meglio i loro bambini dai paparazzi che le seguono costantemente. Per la Berry si è trattato della seconda apparizione sul provvedimento. L’attrice premio Oscar è in attesa del suo secondo figlio e ha detto ai parlamentari che la presenza costante di fotografi che urlano e scattano foto saltando fuori da cespugli o dalle automobili posteggiate fanno paura a sua figlia che non vuole più andare a scuola. «Come madri, come genitori non abbiamo i mezzi e leggi adatte a proteggerli da tutto ciò» ha spiegato. Quello che questo disegno di legge dovrebbe fare «è darci indietro i nostri diritti in modo da poter proteggere i nostri figli». Il disegno di legge, presentato dal senatore Kevin de Leon, andrebbe a cambiare la definizione di molestia includendo anche le foto e le riprese di bambini senza il permesso del tutore legale e includerebbe anche l'attività di seguire il bambino o il tutore e saltare fuori come in un agguato. Inoltre, il disegno di legge prevede anche sanzioni più severe per chi è ritenuto colpevole di questo comportamento. La legge è passata senza opposizioni e ora andrà all'altra commissione. Garner, che ha recitato nella serie della Abc «Alias», ha quasi pianto descrivendo come i paparazzi aggressivamente seguono lei e i suoi tre bimbi mentre li porta a scuola o dal pediatra. Parlando alla commissione ha detto di sapere di aver fatto alcuni sacrifici, in termini di privacy, quando ha scelto una carriera nella recitazione ma che i suoi figli non hanno preso questa decisione e non hanno scelto di essere al centro dell'attenzione pubblica. «Non voglio una banda litigiosa di fotografi urlanti, che infrangono la legge, che bivaccano e si stanziano ovunque ci troviamo, tutto il giorno, tutti i giorni e che traumatizzano i miei figli» ha aggiunto. Le organizzioni dei media però sono contrarie perché sostengono che il disegno di legge limiterebbe i giornalisti che stanno conducendo attività di raccolta legittima di notizie. Joe Berry dell'associazione delle emittenti della California ha detto che le molestie sono già illegali. La norma è eccessivamente ampia e ricade su troppi soggetti mentre si vogliono imbrigliare solo i pessimi esecutori. De Leon ha detto alla commissione di attendere con fiducia le modifiche in grado di tenere in conto alcune delle preoccupazioni riguardanti il nuovo disegno di legge.