La storia antica di Roma raccontata dagli eroi

È una vicenda antica che non conosce confini nella capacità di venire descritta nei modi più vari, da quello scientifico a quello divulgativo. Roma, un nome che racchiude la storia dell’impero più longevo del mondo fonte di ricerca e di scoperte destinate a perpetuarsi senza tempo. A Roma e agli uomini che l’hanno resa immortale Livio Zerbini gli dedica il libro «I personaggi che hanno fatto grande Roma antica», nella collana I volti della storia, per Newton Compton Editori (384 pagine, 9,90 euro) la cui uscita il libreria è prevista il 1 agosto. Professore di storia romana all’università di Ferrara, Livio Zerbini, 21 pubblicazioni, attività di ricerca e missioni archeologiche, racconta con efficace semplicità senza intaccare la sostanza storica di quelle figure che hanno reso Roma e il suo impero un mito irripetibile. Dalle origini con il fondatore Romolo a Flavio Teodosio che divise l’impero. In mezzo i grandi comandanti, i poeti, gli scrittori, gli scienziati, i filosofi: da Cicerone, oratore, scrittore e uomo politico a Virgilio, il cantore di Augusto e del principato, a Seneca, filosofo e precettore di Nerone. Uomini che ebbero un ruolo politico significativo, anche in ragione del modello che rappresentavano (rispetto dei valori tradizionali di coraggio, rigore, onestà e semplicità che costituivano la virtus romana tramandata fin dalle origini), combattenti come Cincinnato e Attilio Regolo, considerati veri e propri padri della patria. E come i grandi condottieri di eserciti che non avevano eguali nel mondo antico: Scipione l’Africano, colui che riuscì a sconfiggere Annibale, il geniale Gaio Giulio Cesare, e i Cesaricidi sconfitti da quell’Ottaviano che segnò il passaggio dalla Repubblica all’Impero. Questa carrellata dei protagonisti della Roma antica si arricchisce con i ritratti degli imperatori che più di tutti, con le proprie scelte e gesta, determinarono il destino dell’Impero: da Ottaviano Augusto, appunto, l’"inventore" del principato, al colto, claudicante Claudio a Teodosio, la cui morte sancisce la definitiva divisione dell’Impero. La grande storia è fatta da grandi personaggi come Romolo il primo Re di Roma, Tito Maccio Plauto il padre della commedia latina, Gaio Mario il generale che riformò l’esercito romano, Gaio Giulio Cesare il più grande generale romano, Marco Antonio il coraggioso soldato sconfitto dall’amore di una donna, Publio Virgilio Marone il cantore di Enea e di Augusto, Tito Livio lo storico di Roma dalla sua fondazione, Marco Ulpio Traiano l’ottimo principe, Publio Cornelio Tacito lo storico della libertà perduta, Lucio Domizio Aureliano l’imperatore che salvò l’impero e tanti altri...Trentasei profili attraverso i quali conoscere la tattica delle battaglie, la lirica delle poesie, la suggestione dell’epica, il cinismo della politica, l’arroganza della smisurata ambizione personale, l’eroismo senza pari. «Lo straordinario destino di Roma - scrive l’autore nella prefazione - inizia nell’VIII secolo a.C. e per convenzione termina nel 476, anno della deposizione di Romolo Augustolo,l’ultimo imperatore, a opera di Odoacre: un periodo lungo dodici secoli. A ciò si deve aggiungere poi che in Oriente uno Stato con il nome di Roma, con le sue istituzioni e con tutto il patrimonio di cultura politica e amministrativa specificatamente romana, sopravviverà ancora per molto tempo, sino al 1453, anno della caduta di Costantinopoli per mano degli Ottomani guidati da Maometto II. Senza contare poi che nello stesso Occidente le realtà politiche, etniche, sociali e culturali tardo romane continueranno a esistere con i diversi regni barbarici, sino alla creazione dell’impero franco di Carlo Magno, chiamato del resto il Sacro romano Impero. Certamente la conquista romana fu violenta e invasiva ma a differenza degli altri conquistatori i Romani non si limitavano solamente a imporre il loro modello di civiltà, bensì con una visione del tutto innovativa e di grande apertura, seppero adattarsi e alimentarsi delle culture che concorsero a inverare e rendere più solida la propria. La storia di Roma non è infatti solamente un’interminabile successione di avvenimenti, imprese, spedizioni militari, guerre e conquiste, ma è innanzitutto una storia di volti: una storia che è scorsa tra le vene dei grandi personaggi che hanno contribuito a scriverla con le loro azioni le loro decisioni o i loro pensieri. Che essi fossero scrittori, artisti, uomini politici, comandanti o imperatori poco importa: è da attribuirsi a loro il merito di aver dato vita e lustro a Roma e a tutto ciò che questa città e l’impero che nacque da essa hanno rappresentato e rappresentano tuttora per noi e per la nostra civiltà». Senza dimenticare gli eroi, il sale di ogni grande storia.