Il cinema di Tornatore

Un uomo, sì: ma anche un tutt'uno con la più grande passione della sua vita, il cinema. È questa la pennellata dominante che tratteggia la figura di Giuseppe Tornatore in "Giuseppe Tornatore: ogni film un'opera prima", il documentario scritto e diretto da Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi dedicato all'autore di "Nuovo Cinema paradiso", che debutta sul grande schermo il 18, 19 e 20 marzo nelle 36 sale del circuito The Space Cinema, come esclusivo evento The Space Extra. Il doc, distribuito da The Space Cinema e Qmi, sarà proiettato anche in altre 30 sale in Italia. Un affresco professionale e umano, intimo e artistico, di uno dei più apprezzati registi al mondo, a metà strada tra la biografia e l'indagine creativa. «In genere a questo tipo di cose dico di no, ma questa volta ho accettato perchè mi ha colpito il tipo di approccio - ha detto Tornatore - l'originalità dell'impanto produttivo aveva in sè una curiosità critica. Mi sono lasciato sedurre». I due registi, non nuovi alla co-realizzazione di documentari su grandi registi, tra cui Malick, Ioseliani e Kitano, gli hanno "estorto" moltissimo del suo privato usando «una strategia sottile - ha raccontato il regista siciliano- che prevedeva non tutto e subito, ma interviste cicliche, a più riprese, non invasive. E così mi hanno fatto dire molto più di quello che avevo in mente all'inizio».