«Grandi speranze» in sala ha un finale che vira verso il thriller

L'operafu pubblicata per la prima volta a puntate settimanali, dal 1 dicembre 1860 all'agosto del 1861 sulla rivista «All the Year Round», periodico diretto dallo stesso Dickens. Il romanzo appartiene al "Bildungsroman", quel genere che segue le vicende del protagonista nella ricerca della maturità, spesso partendo dall'infanzia, per arrivare alla mezza età. La storia, che ha caratteri autobiografici (come molte opere dell'autore), inizia la vigilia di Natale del 1812 (anno di nascita di Dickens di cui si celebra quest'anno il bicentenario), quando l'orfano Pip ha 7 anni, e termina nell'inverno del 1840. Il ragazzo fa compagnia ad una nobile del luogo, Miss Havisham e nella casa della nobildonna incontra Estella, di cui si innamora: ma la ragazza è raffinata e irraggiungibile, così educata dalla stessa signora. Pip è invece pagato come "compagno di giochi" di MissHavisham, tradita il giorno stesso delle nozze dal suo promesso sposo, fuggito con un'altra: la donna, sopraffatta dal dolore, decise allora di lasciare tutta l'abitazione com'era al momento dell'apertura della lettera, compresa la torta che giaceva ammuffita su un tavolo da decenni; e adottò la bella Estella, per farla desiderare a tutti gli uomini senza che nessuno potesse però averla, vendicandosi almeno parzialmente del genere maschile. Quando, a causa di tutte le spese sostenute a Londra, Pip non sarà più in grado si sostenere una vita lussuosa e di ultimare gli studi, tornerà nella cittadina natale: qui scoprirà che Estella è figlia del malavitoso criminale Magwitch (lo stesso suo benefattore) e che si è sposata con il violento Drummle. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, ormai un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, la vicenda acquista toni drammatici e affascinante. A interpretare Philip Pirrip, detto "Pip", c'è Jeremy Irvine, mentre Miss Havisham è Helena Bonahm Carter, Estella la giovane Holliday Grainger e Ralph Fiennes è Magwitch. Il film (tra le celebrazioni del bicentenario della nascita di Dickens) farà molto parlare di sé soprattutto per il finale a sorpresa, che lo trasformerà in un thriller. Per il bicentenario di Dikens sono in arrivo anche montagne di libri, tre grandi mostre e molti eventi distribuiti in più di 50 Paesi, dall'Armenia allo Zimbabwe. Inoltre, il British Film Institute proporrà cinque nuovi adattamenti televisivi di altrettanti romanzi dickensiani. Si sa che Dickens stesso scrisse più finali per questo capolavoro. Il primo, il più appetibile per i pessimisti, era tetro e implacabile: Estella finisce per condurre una vita "delle più tristi", dopo essere stata "trattata con grande crudeltà da due mariti". Philip la incontra per caso, ed è molto soddisfatto nel constatare quanto la donna abbia sofferto. Tuttavia, Dickens pensò che il suo pubblico non avrebbe apprezzato una conclusione tanto dura e riscrisse il finale per far incontrare i due sotto una "luce tranquilla" e non offuscata da "nessuna ombra che li potesse separare nuovamente." Per il regista, «Dickens scrisse due conclusioni diverse, una tremendamente desolante e l'altra romantica e sentimentale, ma nessuna delle due molto soddisfacente. Quella del film sarà invece una via di mezzo tra le due, senza però rivelarsi in alcun modo sacrilega» per i dickensiani.