Il dopo Mazzi è già iniziato.

LaRai non conferma e non smentisce e l'ufficialità arriverà soltanto il 18 giugno quando verranno presentati i nuovi palinsesti a Milano. Fabio Fazio è il primo colpaccio della gestione targata Giancarlo Leone, il direttore della nuova direzione Intrattenimento della Rai. I problemi veri riguardano la questione economica: Fazio costa tanto e, in questi tempi di magra, non è cosa da poco. La carta Fazio avrebbe un'inevitabile diretta conseguenza: la presenza di Roberto Saviano che sarebbe il nuovo Celentano, con un'analoga carica dissacrante. Chiaramente Fazio sarà conduttore sul palco e direttore artistico dietro le quinte. Secondo i ben informati, il Fabio nazionale punterà tutto sulla buona musica d'autore, quella che ha fatto la fortuna di tanti suoi programmi tv. In gara o non in gara, ecco allora che il pensiero va subito a Gino Paoli, Ivano Fossati (anche se il suo ritiro dalle scene non è ostacolo da poco) e Fiorella Mannoia. E ancora tutti quei big che hanno abbandonato le major e si sono messi in proprio. Renato Zero prima di tutti. In passato Fazio ci ha già abituati alle sorprese. Tutti ricordano lo stupore all'inizio del 1999 per l'annuncio che il conduttore avrebbe avuto al suo fianco sul palco del Teatro Ariston non solo Laetitia Casta, ma anche il premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco. Così come fece scalpore l'arrivo nella città dei fiori, nella stessa edizione, di un altro premio Nobel (per la Pace) come superospite all'Ariston: Michail Gorbaciov. E ancora, l'anno successivo, Fazio volle al suo fianco, oltre a Ines Sastre e Teo Teocoli, il tenore-star Luciano Pavarotti. E sul palco del festival ospitò Jovanotti e Bono degli U2 per promuovere la campagna per la cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo nei confronti dei Paesi industrializzati. Insomma, anche dopo il 18 giugno, c'è da scommettere che non mancheranno notizie sul festival fino all'apertura del sipario. Dopo la contestatissima edizione 2012, il Festival di Sanremo cambia pelle e punta tutto sull'impegno. Le filippiche di Celentano hanno lasciato il segno e provocato un vero terremoto nella città dei fiori. Hanno scritto la parola fine sulla gestione Mazzi, fino all'anno scorso onnipotente direttore artistico. Una cosa è certa. Pare proprio che quest'anno si stiano muovendo tutti con largo anticipo. La voglia di fare e di fare bene sta coinvolgendo Mamma Rai. Vecchi e nuovi arrivati. Tanto l'obiettivo è sempre lo stesso: portare all'incasso il massimo bottino di audience. Carlo Antini