Intrighi tra Stato e Chiesa nell'Italia del '900

Succedetutto nella piccola comunità di Civita Turrita, sull'appennino toscano. È il 1934 e si inaugura con solennità il nuovo santuario. Proprio nel momento di massimo fulgore inizia il peridio di decadenza di questo paese. Nelle vicende umane dei tre seminaristi Piero, Ottavio e Oreste, e dei loro superiori, amici, avversari, irrompono gli eventi principali del nostro Novecento, dalla Seconda Guerra Mondiale al Sessantotto e oltre, fino agli Anni di piombo. Don Piero Menardi racconta dei suoi colleghi, prima amici inseparabili e poi nemici giurati; dell'infatuazione politica del suo vescovo per il Duce; della guerra che spezza i destini e distrugge le famiglie; di partigiani e delatori; della contesa perenne tra democristiani e comunisti nel Dopoguerra; di chi si perde nelle lotte studentesche; di preti ribelli. Nella vita della piccola comunità di Civita Turrita si rispecchiano dunque i mutamenti della nazione, in una parabola di cinquant'anni dove tutti, religiosi o laici, subiscono l'incedere della modernità. E fra i grandi giochi di potere si rivelano le debolezze di una Chiesa che fatica a tenere il passo con un'epoca sempre più veloce. È «La sesta stagione» l'opera di Carlo Pedini (Cavallo di Ferro, 698 pagine, 19,90 euro) che intreccia tanti destini sullo sfondo della storia d'Italia del XX secolo, stratificando i documenti e i fatti reali alle radici del tempo presente. Con il suo «esperimento di composizione» nel segno dei Buddenbrook di Thoman Mann, Pedini, tra i finalisti del Premio Strega, ci racconta, grazie a una considerevole forza narrativa, di sentimenti e grandi ideali, serviti o traditi. Come Mann descrive la decadenza di una famiglia della borghesia tedesca, denunciando più in generale il fallimento dell'intera classe borghese europea, «La sesta stagione», narrando del processo di decadimento della comunità di Civita Turrita, mostra la fine della Chiesa cattolica tradizionale. Pedini, musicista, compositore e direttore d'orchestra di fama internazionale i cui pezzi sono eseguiti da numerose orchestre in tutta Europa, Russia, Brasile, Australia e Giappone, è al suo primo romanzo, ma mostra di poter subito competere per uno dei premi più importanti, il Premio Strega.