Quando genio e sregolatezza sono regola di vita

Nonsi sa ancora come Jack Nicholson ha festeggiato, ieri sera, il suo settantacinquesimo compleanno, ma la sua fama nel saper organizzare party è leggendaria. Si narra che persino Keith Richard, dei Rolling Stone, ad una di queste famose feste, ad un certo punto si sia arreso e abbia implorato l'attore di lasciarlo andare a dormire. Sul campanello della sua casa sulle colline di Hollywood, la stessa da oltre 40 anni, acquistata con i soldi guadagnati con «Easy Ride»r, c'è scritto: «Non disturbare prima delle dieci». Chi vive intensamente la notte non conosce il mattino. L'attore di «Qualcuno volò sul nido del cuculo» e «Shining» qui è considerato una leggenda. Naturalmente ha i suoi trucchi, come quello di indossare sempre gli occhiali da sole. Abitudine che ha spiegato così: «Quando li indosso sono Jack Nicholson, quando li tolgo sono un grasso settantenne». Ha recitato in 75 film, ne ha diretti 4, sceneggiati 8, ha persino curato la colonna sonora di 8 pellicole. E poi ci sono le dodici nomination e i tre Oscar vinti (per «Qualcuno volò sopra il nido del cuculo», nel 1976, «Voglia di tenerezza», 1984 e «Qualcosa è cambiato», nel '98) che contribuiscono a alimentare il suo fascino: «Può non essere elegante discutere di numeri - ha detto l'attore - ma non è affatto noioso». Non lo è soprattutto quando a fare numero sono le donne con cui è stato a letto: oltre duemila, dice. Si sposò solo una volta, con Sandra Knight, nel 1962, per divorziare pochi anni dopo, ma la relazione più importante fu con Anjelica Huston. I due furono sul punto di sposarsi molte volte nei sedici anni del loro travagliato rapporto, ma non successe, e quando fu divulgata la notizia che Rebecca Broussard stava per dargli un bambino, la Huston lo affrontò con violenza. Jack Nicholson ha cinque figli, tutti da donne diverse. Recentemente ha dichiarato però di aver messo la testa a posto. «Non è dignitoso alla mia età andare a caccia di giovani donne».