Mario Bernardi Guardi Per Gaetano Cappelli gli intellettuali non sono "figli di un dio maggiore".

Prontia tutto pur di soddisfare la loro vanità. Per vendere libri. Per essere omaggiati dalla critica. Per essere venerati dai lettori. Per portarsi a letto qualche apprendista scrittrice. Ora, provate a immaginarvi un intellettuale- chiamiamolo Stefano Refoschi- che è stato una grande promessa e che da tempo è uno scrittore fallitissimo, ancorché, come maschio, se la cavi, e ancorché, come scrittore, abbia da poco confezionato un romanzo che dovrebbe riportarlo agli antichi fasti; una acclamata autrice di best-seller -ecco a voi Serena Drago- che, dopo la scomparsa in mare del suo grande amore, il navigatore solitario Ciro Tempera, annientata dal dolore, ha smesso di sfornare libri di successo e si è ritirata in un "resort" salutista, "new age" e acculturatissimo in quel di Saturnia; una meretrice franco-teutonica di inclinazioni nazi-lesbiche, Margaux Thielmann!; un cinico editore "supercafonal", Fedele Solmi- che teme che la "gallina delle uova d'oro"- la suddetta Serena- finisca col perdere i suoi munifici estri tra mistici trasalimenti e assai meno mistici abbracci omosex; un fedele collaboratore di forte stirpe lucana (come Cappelli) e cioè l'adorante Vito Capaldi, disposto a tutto pur di accontentare il proprio editore, senza peraltro scontentarne l'assatanata e infedelissima consorte Ida Bertola; una bella fanciulla- Ondina Santilli, un nome che è un poema di eletta grazia!- che, in attesa della fama letteraria, pur barcamenandosi tra un letto e l'altro senza far molta distinzione al sesso di chi lo occupa, conserva un suo fondo di ruspante ingenuità: bene, mescolate i vizi, le virtù, le pretese e le attese di questi personaggi, tenendo conto che i destini si incroceranno, le presenze nei letti si confonderanno e, scusate il bisticcio, vi troverete alle prese con molte sorprese, ed avrete una storia "esemplare". Perché, in fondo, con «Baci a colazione» (Marsilio, pp. 135, euro 16) proprio questa Cappelli ci propone: una ghiotta, colorita, divertente "storia esemplare", una "commedia buffa" che mette in scena la vita. In maniera iperrealistica e con ammicchi al grottesco, qui, nel turbinio sentimentale e sessuale dell'inquieta Saturnia, potrete incontrare esponenti di una umana specie che già conoscete e magari riconoscervi in chi incontrate...