La Scala riparte dal Don Giovanni

Preceduto dall'Inno di Mameli, il Don Giovanni ha inaugurato la stagione del teatro alla Scala nel tradizionale appuntamento della festa di Sant'Ambrogio. La Prima vede in scena l'allestimento del "Don Giovanni" diretto da Daniel Barenboim, con Peter Mattei e Anna Netrebko. Regia di Robert Carsen, scene Michael Levine, costumi Brigitte Reiffenstuel, luci Robert Carsen e Peter Van Praet, coreografia Philippe Giraudeau. Questo "dramma giocoso", come attesta il sottotitolo originale dell'opera, è uno dei massimi capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart. Un autore dal genio universale, una delle opere più acclamate di ogni tempo, il palco più importante del mondo. Tra i presenti: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, insieme alla moglie, il premier Mario Monti, il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, il presidente della Regione Roberto Formigoni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, i ministri Corrado Passera,Lorenzo Ornaghi, Anna Maria Cancellieri Cancellieri, Barbara Berlusconi e Pato.   MONTI E NAPOLITANO A COLLOQUIO Quasi un inedito la presenza, in contemporanea, del capo dello Stato e del premier, che hanno anche avuto un colloquio di una ventina di minuti. Mario Monti, accompagnato dalla moglie Elsa, e Giorgio Napolitano insieme alla signora Clio sono arrivati a breve distanza l'uno dall'altro al Piermarini. UOVO CONTRO LA SCORTA DI MONTI Un uovo contro la macchina della scorta del Presidente del Consiglio Mario Monti è stato lanciato davanti all'ingresso della Scala. Monti era già sceso dalla sua auto e stava entrando in teatro. L' uovo, a quanto si è appreso, non sarebbe stato lanciato dai manifestanti che erano tenuti dietro le transenne in Piazza della Scala, ma da qualche curioso assiepato alla fine di via Manzoni. "MAGNIFICA COME SEMPRE" "È un'opera magnifica, come sempre..", ha detto il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, uscendo dal palco reale per un breve incontro con i lavoratori, alla fine del primo atto del Don Giovanni. Napolitano ha lasciato il palco, nel primo intervallo della rappresentazione, in compagnia del premier Monti, del ministro Ornaghi e del sindaco di Milano Pisapia.