Le medicine prendono il taxi

Con un sottomarino super-miniaturizzato, più o meno delle dimensioni di un batterio, su e giù per il corpo umano, navigando nei vasi sanguigni che diventano come un oceano. Questo è il tema di uno dei più famosi romanzi di fantascienza: «Viaggio allucinante», scritto da uno dei padri del genere, Isaac Asimov, nel 1966. Da quel romanzo venne tratto più di un film e fu d'ispirazione a molti scrittori. Oggi tutto questo non è più «fantascienza». Certo, ridurre alle dimensioni di un batterio un sommergibile nucleare non è possibile, ma navigare nel corpo umano, magari per individuare e curare una malattia, e più che possibile. È stata ideata, ad esempio, una «pillola-taxi» in grado di portare il farmaco dove serve. La compressa contiene, oltre che la medicina, un potente magnete: in questo modo è pilotabile dall'esterno, tramite l'azione di un altro magnete, che deve essere collocato in modo da guidare la pillola e «sganciare» il farmaco là dove serve. La «pillola taxi» è stata messa a punto da un gruppo di ricercatori statunitensi della Brown University, che l'hanno illustrata pubblicando uno studio sulla rivista «Pnas». Il problema della somministrazione di molti farmaci per via orale, hanno spiegato gli scienziati, è che spesso la pillola non arriva nel giusto tratto gastrointestinale attraverso cui può essere assorbita e «inviata» nel flusso sanguigno. Il farmaco rischia così di disperde la sua efficacia in regioni del corpo dove non è utile. Il nuovo sistema magnetico, «intelligente», può risolvere questo problema, «parcheggiando» la pillola nell'esatto posto dell'intestino in cui deve trovarsi per essere assorbita in maniera ottimale. In futuro, ha spiegato Edith Mathiowitz, supervisore dello studio, la tecnologia potrebbe fornire un nuovo modo di distribuire diversi tipi di farmaci, inclusi quelli per la cura del cancro e del diabete. Navigare nel corpo umano è una realtà: già da molti anni esiste anche una pillola-telecamera-robot utilissima per individuare patologie dell'apparato digestivo e gran parte degli interventi chirurgici oggi possono essere fatti in artroscopia, grazie ad attrezzi miniaturizzati e a telecamere «pilotate». Il «Viaggio allucinante» è routine.