Tra i tanti libri pubblicati per l'Unità d'Italia anche «Dei Borboni di Napoli» dell'autore francese

Eraal suo fianco il giorno dell'ingresso dell'Eroe a Napoli. Fu poi nominato da questi «Direttore degli scavi e dei musei», carica che mantenne per tre anni (1861 - 1864) sino a quando, a causa dei malumori dei napoletani, preferì dimettersi e rientrare a Parigi. Nello stesso periodo fondò e diresse il giornale «L'indipendente», al quale collaborò il futuro fondatore del Corriere della Sera, Eugenio Torelli Viollier. Dumas ebbe modo di conoscere bene la città e i suoi abitanti, che descrisse in modo mirabile ne «Il Corricolo» e «La San-Felice», biografia romanzata di Luisa Sanfelice. Ecco perché per celebrare i 150 danni saranno pubblicate le «Cronache dell'Unità d'Italia» (Oscar Mondadori), a cura di Andrea Aveto, con testimonianze appunto di Alexandre Dumas, nel triennio decisivo del Risorgimento (1859-1861). Ma articoli inediti scritti durante il soggiorno napoletano dello scrittore francese per il giornale «l'Indipendente», da lui stesso fondato e poi rivenduto, diventano anche oltralpe un libro, «Des Bourbons de Naples» (Dei Borbone di Napoli). Lo anticipa il settimanale francese L'Express. La pubblicazione sarà composta da tremila pagine suddivise in più volumi, pubblicate per l'editore Fayard. Il primo tomo, «Le due rivoluzioni: Parigi 1789, Napoli 1799», uscirà in Francia ad aprile. L'opera è curata dallo storico Jean-Paul Desprat con una prefazione di Claude Schopp, grande specialista di Dumas. L'autore de «I tre moschettieri» riposa dal 2002, anno del bicentenario della nascita, nel Pantheon di Parigi. Una «sistemazione» celebrativa che non rispetta le sue ultime volontà: «Rientrare nella notte dell'avvenire nello stesso luogo dal quale sono uscito nella vita del passato». Ovvero il cimitero di Villers-Cotterez, la cittadina dove era nato. Li. Lom.