Capitano Nemo

diANTONIO ANGELI Il kolossal del futuro? È stato scritto nel 1870: David Fincher, regista di film-mito come «Fight Club», ha annunciato che dirigerà la nuova versione del classico di Jules Verne «Ventimila leghe sotto i mari», prodotto dalla Disney, che sarà, manco a dirlo, un kolossal in 3d. Giulio Verne, padre della fantascienza, scrittore grandioso e ironico, maltrattato da una critica presuntuosa e supponente, ma amatissimo dal pubblico, a cento e più anni dalla sua scomparsa si conferma l'autore ideale per il grande schermo. Il «colpo di fulmine» tra Verne e il cinema ci fu prestissimo, quando il grande autore francese, scomparso nel 1905, era ancora in vita. Il primo film tratto da una delle sue opere è del 1902, allora il cinema appena vagiva, ed è «Voyage dans la Lune», del Maestro Georges Méliès (il vero «inventore» della cinematografia, altro che i fratelli Lumière) che si ispirò ai due celebri romanzi «Dalla Terra alla Luna» e «Intorno alla Luna». Sarà poi ancora Méliès a firmare, nel 1904, «Viaggio attraverso l'impossibile», sceneggiato dallo stesso Verne, e poi «Ventimila leghe sotto i mari» nel 1907, quando ormai Verne era scomparso. Ma è solo l'inizio del matrimonio tra Verne e il cinema. Gli anni Dieci e Venti pullulano di pellicole tratte da suoi romanzi: più di un «Michele Strogoff», «I figli del capitano Grant», «L'isola misteriosa». Sarà poi con l'avvento del sonoro, del colore e delle più raffinate tecniche di proiezione, come il Cinemascope e ancora con gli effetti speciali, che Verne troverà la sua consacrazione. Il primo «20.000 leghe sotto i mari» della Disney, del '54, (quello che si sta per realizzare è un remake), quando al timone c'era ancora papà Walt, è considerato uno dei film più impegnativi e grandiosi della storia del cinema. Interpretato da Kirk Douglas e James Mason fu realizzato in Technicolor con un fantascientifico (per i tempi) audio stereo. Non meno famoso è «Il giro del mondo in 80 giorni», del 1956, con David Niven e Shirley MacLaine. Nel 1956 anche un italianissimo «Michele Strogoff», diretto da Carmine Gallone. E tanti, tanti altri film. Nel 2004 un altro kolossal Usa: «Il giro del mondo in 80 giorni» con Steve Coogan, Jackie Chan, Kathy Bates e John Cleese. Di «Viaggio al centro della Terra» ci sono svariate versioni: del '59 (forse la più famosa), del '77 (a cartoni animati), dell'88, del '99 e l'ultimissima (2008) anche questa in 3d e con Brendan Fraser. Adorato dal pubblico Verne ha subito la scure di una critica, ovviamente di sinistra, che lo ha relegato, per anni, tra i «libri per ragazzi». Per i giovani i classici di Verne sono l'ideale, per gli adulti ancora di più: questo è il verdetto di cento anni di successi con il pubblico. Fincher, regista di «The Social Network», che sta ultimando la versione Usa di «Uomini che odiano le donne», si lancia per la prima volta nella tecnologia 3d. Il caro buon vecchio Verne, ormai, è un veterano.