Onassis scandaloso killer

diROBERTA MARESCI «Onassis? Se fosse in vita dovrebbe accendere una candela votiva a chi ha fatto fuori Bob Kennedy: gli ha consegnato su un vassoio d'argento il matrimonio con Jackie. L'ipotesi che Arì abbia ucciso il senatore, non è corretta». Parola del giornalista Gianni Bisiach, autore di numerosi libri per Newton Compton dedicati alla dinastia che ha segnato un secolo. E Bisiach sì che conosceva bene la famiglia Kennendy. È stato il primo a indicare i nomi dei responsabili dell'assassinio di JFK a Dallas nel film «I due Kennedy», svelando i rapporti della CIA con la mafia. «Ho conosciuto Robert e non Onassis. Di certo, la morte di John Fitzgerald Kennedy ha convinto Jacqueline Bouvier, moglie del più giovane presidente alla Casa Bianca, ad andarsene dall'America, un paese che riteneva troppo violento per farci crescere i figli. E Onassis ha rappresentato l'occasione». Dunque è vero: la commedia «Onassis» tratta da «Nemesis», biografia dell'armatore scritta da Peter Evans, in scena al Novello Theatre di Londra, rappresenta solo «un punto di vista fantasioso ma non documentato» della storia. Dello stesso avviso è la Fondazione Onassis che rincara la dose: «il libro di Evans non è una biografia e non è stato scritto con l'autorizzazione di Aristotele Onassis», scomparso nel 1975. Inoltre «non è frutto di una ricerca seria ma solo di voci, e non a caso venne pubblicato solo molti anni dopo la morte di Onassis e di tutti i testimoni citati dall'autore». L'eco fa comunque da vela alla commedia degli equivoci. Sarà per le scene bollenti. Sarà per la storia d'amore e d'affari più celebre del secolo scorso. Ma Robert Lindsay e Lydia Leonard, intenti a vestire i panni di Ari e Jackie sul palco, gettano una nuova luce sulla coppia Onassis-Kennedy. Poco importa che gli attori non siano all'altezza dei due personaggi, la versione è sicuramente molto lontana dallo stile castigato della miniserie «The Kennedys» interpretata da Katie Holmes e Greg Kinnear, che andrà in onda il prossimo inverno su History Channel. In attesa che Steven Spielberg finisca il lavoro sul biopic della signora Jacqueline, non ci resta che fare chiarezza anche su un altro punto. Secondo Evans, Arì avrebbe finanziato l'assassinio di Bob Kennedy per due motivi: perché si opponeva al suo matrimonio con la cognata e perché negli anni Cinquanta avrebbe ostacolato un accordo con l'Arabia Saudita, per ottenere il monopolio dei trasporti del greggio. «Peccato che Robert Kennedy non c'entrava nulla – replica Bisiach - Bob era ministro della giustizia, aveva rapporti con l'FBI e la CIA, dirette da due personaggi repubblicani di destra e nemici della famiglia Kennedy. Non si occupava di petrolio, cosa che al contrario interessava il presidente. Inoltre i rapporti tra America e Arabia Saudita risalgono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando si formò l'Aramco, compagnia che non ha mai annoverato tra i suoi oppositori i Kennedy». E siamo punto a capo. Alla fine della fiera, chi ha ucciso Bob?