«La Bella e la Bestia» kolossal battezza il Brancaccio hi-tech

IlBrancaccio di Roma diventa il tempio del musical e Broadway si trasferisce sulle sponde del Tevere. Con la prima de «La Bella e la Bestia» è cominciata ieri sera la nuova vita del teatro completamente ristrutturato. Non solo nella parte destinata al pubblico ma anche e soprattutto nella gestione del palcoscenico. I cambi di scena sono computerizzati e gestiscono la complessa movimentazione delle scenografie. Un sofisticato sistema wireless di movimentazione automatizzata consente la definizione dei vari ambienti con cambi a vista. Ieri tutto questo era al servizio del musical disneyano ma d'ora in poi il Brancaccio sarà dedicato esclusivamente alle grandi produzioni internazionali. Si sono fatte le cose in grande e ieri, per la prima de «La Bella e la Bestia», ha cambiato volto perfino via Merulana. La zona esterna del Teatro Brancaccio si è trasformata in un cuore pulsante. È stato un allestimento scenografico in stile hollywoodiano quello pensato per accogliere i tantissimi nomi dello spettacolo, della moda e della politica attesi per la prima del musical. Via Mecenate è stata «impacchettata» di rosso e, grazie a un innovativo e tecnologico impianto audioluci e di ventilazione, l'effetto è stato quello di un vero e proprio cuore che batte. Oltre al classico red carpet, ricoperto di petali di rosa rigorosamente rossi, alcuni degli alberi di via Merulana sono stati «vestiti» di drappi rossi e illuminati da led luminosi. Per intrattenere gli ospiti e i curiosi che hanno animato la via, un pianista in smoking bianco seduto a un pianoforte a coda ha suonato alcuni dei brani più emozionanti del musical. Poi tutti dentro. Con la curiosità di chi stava per assistere a un evento «storico». Le luci si spengono e sullo schermo compare l'immagine del libro a cui è ispirata la vicenda. Il padrone del castello non ha voluto dare ospitalità a una passante. La donna, che poi si rivelerà una strega, punisce l'uomo e il suo castello con un malvagio incantesimo. Il padrone è trasformato in un mostro e i suoi servitori diventano giorno per giorno degli oggetti inanimati. Attraverso una sorta di pena del contrappasso. L'incantesimo potrà essere spezzato soltanto a condizione che la Bestia faccia innamorare di sé una donna e se ne innamori a sua volta. Da questo punto si dipanano una serie di vicende intrecciate che vedono protagonista la Bella, suo padre, l'arrogante Gaston e gli altri abitanti del castello. Tra amore, complotti, agguati notturni, balli e canti si arriva alla soluzione finale con l'amore che trionfa sul male e sulla sopraffazione. La trama rispecchia perfettamente la morale disneyana, con tanto di difesa a oltranza della diversità e della cultura letteraria. Fin qui le regole sono rispettate ma la sorpresa arriva proprio dalla messincena. Nulla è lasciato al caso e davvero si può dire che Broadway è sbarcata a Roma. La Stage Entertainment ha prodotto lo show senza badare a spese e, in un anno di preparazione, ha investito cinque milioni di euro. I costumi e le scenografie fanno tuffare il pubblico in un'atmosfera da cartone animato e i cambi di scena automatizzati lasciano a bocca aperta i grandi e i piccini seduti in platea. Lo spettacolo dura circa due ore e mezza ma scorre tutto d'un fiato grazie alla sapiente regia di Glenn Casale. Una nota di merito va agli interpreti: Arianna e Antonello Angiolillo sono bravi nel ruolo dei due protagonisti. Ma forse il migliore di tutti è Andrea Croci, un coinvolgente e trascinante Gaston, a metà strada tra bullo e capopopolo. Una menzione particolare va anche a Emiliano Geppetti e Simone Leonardi nei panni di Lumiere e Din Don. E che dire dell'emozione di ascoltare i cantanti esibirsi con l'orchestra dal vivo? Ieri sera è andata in scena la «prima» vip ma bastava guardare il volto dei tanti bambini presenti in sala per rendersi conto che lo show ha colpito nel segno. E siamo solo all'inizio. Come accade a Broadway, il musical resterà in scena per tutta la stagione, offrendo ben otto repliche a settimana fino a giugno. Poi sarà la volta di altri kolossal in musica targati Stage Entertainment. A cominciare da «Mamma Mia!» per proseguire con «Il fantasma dell'Opera» e «Evita». La febbre del musical è già alta.