Dalla Svezia ancora terrore

«Incubobianco» (Newton Compton) dell'avvocato Lars Rambe ruota attorno alla prima indagine di Fredrik Gransjö, un giornalista che malgrado «i ritmi serrati e la paga davvero pessima» per amore del suo lavoro lascia Stoccolma e l'incarico all'Expressen per trasferirsi a Strängnäs con la famiglia. Lavorando nel giornale locale, nel novembre del 2005 viene incaricato di andare sull'isola di Tosterön per scrivere del Sundby, il vecchio manicomio chiuso negli anni Ottanta. Com'era prevedibile, i suoi articoli tornano a incendiare le ceneri mai spente di un passato violento, coinvolgendo il protagonista nel mistero di un duplice omicidio accaduto quaranta anni prima durante una bufera di neve, quando un fuggiasco dell'ospedale psichiatrico e la ragazza più bella del paese furono uccisi brutalmente. Il resto è distillato in oltre quattrocento pagine. Tanto gradite ai lettori italiani da far collezionare tre ristampe e 35mila copie vendute in una settimana. Senza contare il primo posto nella classifica Ibs degli ebook più graditi, le 130mila copie in Svezia e l'ottavo posto nella hit generale dei libri più acquistati, mentre l'autore ha già sfornato un altro libro. Si tratta del sequel, «Skuggans spel». Anche lui malinconico e glaciale, circola già tra i fiordi con lo stesso protagonista. Forse tra qualche mese arriverà da noi. Intanto non ci resta che farci gelare il sangue nelle vene, anche in piena calura estiva.