Caso Polanski, il regista torna in libertà

Roman Polanski è libero: a circa dieci mesi dall'arresto del regista franco-polacco a Zurigo su mandato d'arresto della giustizia americana, la Svizzera ha annunciato che non estraderà l'artista 76enne negli Stati Uniti dove è ricercato per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne più di 30 anni fa. «Polanski non sarà estradato. Le misure restrittive della libertà nei suoi confronti sono state revocate», ha affermato a Berna la ministra svizzera di giustizia Eveline Widmer-Schlumpf annunciando la decisione di respingere la domanda Usa di estradizione. Polanski - che da dicembre era agli arresti domiciliari nel suo chalet di Gstaad - avrebbe già lasciato lo chalet e sarebbe salito a bordo di un jet privato decollato dall'aeroporto di Saanen. Il braccialetto elettronico che sorvegliava Polanski gli era già stato ritirato poche ore prima. Forse il regista era diretto a Parigi mentre la moglie Emmanuelle Seigner dichiarava: «È la fine di un incubo durato più di nove mesi. Fremo all'idea di ricominciare a fare dei progetti e a riprendere una normale vita di famiglia, soprattutto per i miei bambini che non meritavano tutte queste sofferenze». La decisione di negare l'estradizione è stata presa «dopo intensi accertamenti» che non hanno consentito di «escludere con la necessaria certezza la presenza di un vizio nella domanda di estradizione statunitense».