Addio Scarpelli, sceneggiatore re della risata

È morto all'età di 90 anni lo sceneggiatore, scrittore e vignettista Furio Scarpelli. Già prima della guerra, iniziò a lavorare come illustratore per alcune riviste di satira. In coppia con Age (Agenore Incrocci), con cui forma la coppia storica Age & Scarpelli, sin dagli anni Quaranta firma alcuni dei primi successi di Totò. È uno dei padri della cosiddetta commedia all'italiana di cui segna l'inizio (I soliti ignoti, 1958, e La grande guerra, 1959, di Mario Monicelli), il periodo d'oro (I compagni, ancora di Monicelli, 1963; I mostri di Dino Risi, 1963; Sedotta e abbandonata di Germi, 1964). Sempre in coppia con Age, firma anche Il buono, il brutto, il cattivo per Sergio Leone (1966). Una volta cessato il sodalizio con Age, Scarpelli prosegue un'attività autonoma, collaborando a lungo con Ettore Scola, ma anche con giovani autori e registi, dei quali diventa, insieme a Leo Benvenuti, un punto di riferimento. Nascono così, tra l'altro, i primi film di Francesca Archibugi e Paolo Virzì e si stringe il rapporto con i giovani sceneggiatori dell'Anac (Associazione Nazionali Autori Cinematografici) e del Centro Sperimentale di Cinematografia, dove Scarpelli insegna per anni. Ieri lo hanno ricordato Carlo Verdone: «Degli scrittori di commedia era il più raffinato e colto» e Monicelli: «Uno dei film che ho amato di più fare con lui e con Age è L'armata Brancaleone». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla famiglia un messaggio commosso. I funerali dello scrittore e sceneggiatore saranno celebrati oggi alle 15, nella Chiesa degli artisti di Piazza del Popolo a Roma.