«Divinamente Roma», la città pensa allo spirito con Villoresi & Co.

Stilie linguaggi eterogenei si uniscono nell'unica vocazione di recuperare una dimensione più pura dell'umano e del legame con il trascendente. All'Acquario Romano, oggi alle 17.30, si può assistere al melologo «L'arca di Noè» di Michele Di Martino, con Pamela Villoresi e musiche originali di Luciano Vavolo. Domani ai Mercati di Traiano si presenta «Francesca, la santa degli emigranti» di Enrico Groppali, con protagonista Vanessa Gravina diretta da Maurizio Panici, recitato in inglese alle 17.30 e in italiano in duplice replica alle 20 e alle 22. La Chiesa di Santa Caterina dei Funari ospita, il 30 alle 20.45, il concerto di Evelina Meghnagi «Di voce in voce», viaggio nelle pieghe meno conosciute dell'universo musicale ebraico e della tradizione sefardita. Sarà invece l'Aranciera del Semenzaio di San Sisto ad accogliere il 31 alle 20.45 la danzatrice Shantala Shivalingappa in «Bhavana» che in sanscrito significa divina consapevolezza, mentre il Planetario è l'inconsueto palcoscenico di «Stellarum opifice», omaggio a Suor Maria Celeste Galilei, scritto da Valeria Moretti e interpretato da Federica Bern con la regia di Marco Carniti, il 1° aprile alle 17.30 in inglese e in doppia replica alle 20 e alle 22 in italiano. Il lavoro è ispirato alle lettere che la figlia illegittima del fondatore della scienza moderna scrisse al padre in uno speciale rapporto d'amore in bilico tra fede e ragione. All'Auditorium il 2 aprile alle 20.45 Pamela Villoresi e Chiara Muti partecipano alla rielaborazione delle «Baccanti» euripidee firmata dal coreografo e regista Micha von Hoecke, lasciando al Valle l'attesa presenza di Teresa De Sio nel concerto «Amèn» il 3 aprile alle 20.45. In chiusura concerto africano e Messa Liuba alle 16.30 di Pasqua a Santa Maria in Trastevere e «Sacred Sufi Music» alle 11 di Pasquetta all'Aranciera del Semenzaio di San Sisto.