Dalla Russia con amore Cajkovskij dà spettacolo

PaolaPariset Passione russa! Seguitiamo tutti a viverla, al seguito nei nutriti programmi concertistici dell'Accademia di S. Cecilia, che infatti ancora domani e dopo domani sera, nella maggior Sala del Parco della Musica, propone un tutto-Cajkovskij, con il di lui «Concerto per pianoforte e orchestra n.2 Balletto Imperiale» e la Sinfonia dal suo «Manfred». Protagonisti graditi – tennero un concerto insieme, anni fa in questa sede - sono Gennadi Rozdestvenskij che dirigerà l'Orchestra Sinfonica di S. Cecilia e Victoria Postnikova, pianista. Il primo, nato a Mosca nel 1931, è considerato uno dei maggiori interpreti del repertorio musicale russo, nel mondo ed anche in Italia – ha diretto il Concerto cajkovskijano odierno anche alla Scala di Milano, nel 2007: la pianista Victoria Postnikova, divenuta sua moglie nel 1969, ha inciso l'intera opera pianistica di Cajkovskij, ma ha anche approfondito il nostro Busoni, ed ha suonato spesso insieme a suo marito, in tournées internazionali, il repertorio della loro terra specie i Concerti per pianoforte e orchestra di Sergeij Prokofiev. Il Concerto n.2 di Cajkovskij domani in programma, generalmente meno eseguito del primo (1874-75), ha la struttura classica del concerto, diviso fra un Allegro, un Andante e un Presto infuocato e mette alla prova il virtuosismo del solista, segnatamente nell'ultimo tempo. Quanto al «Manfred» (1885), è una sinfonia a programma in quattro quadri, tratta dal poema omonimo di Georg Gordon Byron: questi, immagine-simbolo dell'uomo romantico, tormentato dall'ansia dell'oltre e delle forze ignote al di là del confine del conoscibile, si è proiettato in Manfred, che osa sfidare la potenza dell'occulto, alla ricerca della morte che placa ogni dolore. L'atmosfera lugubre, generata dal personaggio stesso, persegue una finalità descrittiva sulla scia della produzione di Berlioz: il tema musicale principale vi si trasforma a seconda dello svolgimento del testo letterario, conducendo così al secondo Romanticismo. Interessante è che di Cajkovskij venga qui aggirata la produzione artistica più conosciuta e sfruttata - i balletti, le sinfonie - per affrontare opere meno note e praticate, cosa che era da attendersi da due interpreti rappresentanti la grande tradizione russa. Il concerto di questa sera avrà luogo alle 21, quello di domani alle 19,30, sempre nella Sala S. Cecilia.OREDROB:#PAOPAR@%@