È morto Emmer lanciò la Bosè inventò Carosello

Emmerapparteneva alla stessa generazione artistica di De Santis e Lattuada ed è stato uno dei grandi interpreti del Neorealismo, uno di quelli che ha dato vita al miracolo del cinema italiano del Dopoguerra. Milanese, Emmer era nato nel '18 e ancora studente iniziò a dedicarsi, con un entusiasmo ed un'impegno che lo contraddistingueranno per tutta la vita, al documentario. Affrontò questa sua passione in modo tanto professionale e profondo, trattando soprattutto il tema dell'arte, da Leonardo a Picasso, che gli si spalancarono le porte del cinema «raccontato». Nel 1950 firmò «Domenica d'agosto», con Mastroianni, premiato a Locarno e poi «Parigi è sempre Parigì», su un gruppo di italiani in trasferta per vedere la partita Italia-Francia, «Le ragazze di Piazza di Spagna» che lanciò Lucia Bosè, «Terza liceo», «La ragazza in vetrina»: film improntati ad un neorealismo dai pochi riflessi cupi e contraddistinti invece da un senso di speranza ed amore per la vita. Poco conosciuta una parte importante del lavoro di Emmer: la pubblicità. Realizzò la sigla del famosissimo «Carosello», lo spettacolo-contenitore di spot andato ininterrottamente in onda dal '57 al '77 e diresse pubblicità televisive con attori del calibro di Totò, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Paolo Panelli. L'ultimo film, un ritorno al documentario, nel 2008: «Masolino».