L'orrore insegnato ai piccini

Èlo strano espediente narrativo scelto dalla giornalista Lia Levi per l'avvincente romanzo ambientato in epoca fascista, rieditato dal Battello a Vapore. Se questo è un libro, «Maddalena resta a casa» (pag. 216, 15,50 euro) è un capolavoro. Perché insegna ai bambini dai 9 anni in su a non ripetere gli orrori dei padri. Perché demolisce i pregiudizi, i cliché mentali di cui le giovani generazioni non sono più esenti delle vecchie. Con un linguaggio molto semplice. «A volte mi piace credere che gli oggetti partecipino alla nostra vita – ci dice l'autrice - esistono case ostili e case che ci accolgono e credo che questa dimensione magica ci accompagni tutta la vita». In questa casa vivono Maddalena, rimasta orfana della mamma, e suo padre Marco, giornalista e commediografo. Finquando la polizia, irrompendo nell'abitazione, arresta l'uomo accusato di tramare contro il governo. Cosa ne sarà di Maddalena? Un'amica di famiglia si offre di aiutarla ma la bimba ha in mente tutt'altro. Una scheda storica di Luciano Tas incapsula la vicenda, illustrata da 19 vignette di Desideria Guicciardini: tante quante i capitoli. Rob.Mar.