Arene superstar

FabianaPellegrino Gran finale per i salotti romani del cinema «en plein air» che stasera abbassano il sipario. È l'ultima occasione per i cinefili che non rinunciano a una pellicola d'autore neanche d'estate per assaporare un film nell'atmosfera magica delle arene di Roma. Quella della Garbatella si congeda con i suoi affezionati affidandosi alla regia di Clint Eastwood con il suo «Gran Torino». Ennesima sintesi dello stile «americano» del quattro volte premio Oscar, impeccabile nella struttura narrativa e capace di rapire lo spettatore fino alla fine, si tratta di un lavoro che conferma la grandezza di uno dei maestri del cinema contemporaneo. Ultima notte d'autore anche per la rassegna cinematografica di piazza Vittorio affidata a un altro statunitense, diverso per maniera e contenuti dall'«americanità» tipicamente eastwoodiana. Nell'alberata cornice del quartiere Esquilino si proietta infatti «Che-Guerriglia» di Steven Soderbergh, seconda parte della trasposizione su grande schermo della vita del guerrigliero iniziata con «Che-L'argentino». Giunta al suo 82° giorno di programmazione, anche l'isola del Cinema saluta il suo pubblico con un doppio appuntamento: «Questione di cuore» con Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese e «La perfezionista» di Cesara Lanza. Nella cornice dell'isola Tiberina, i romani non hanno rinunciato neanche quest'anno a uno dei più suggestivi salotti di cinema sotto le stelle. Sotto la direzione artistica di Giorgio Ginori, la rassegna si è dedicata quest'anno, in particolare, ai registi italiani. Da Risi a Bellocchio, passando per Piccioni e Lanza, molte firme d'autore hanno scelto l'isola per accompagnare i propri film e annunciare i progetti futuri. L'arena tiberina è stata l'unica a promuovere un intero spazio dedicato al «Nuovo cinema italiano», per sostenere e proporre giovani autori nostrani praticamente invisibili nei circuiti italiani di distribuzione. Ancora una sera d'estate, insomma, per immergersi nella meraviglia immaginifica che solo il cinema regala. Davanti uno schermo e intorno soltanto le stelle.