Antony Hegarty al Parco della Musica

Dopo il concerto del 29 marzo che ha registrato il tutto esaurito, il cantante inglese Antony Hegarty, da tutti conosciuto come Antony, ritorna stasera all'Auditorium, questa volta nell'ariosa Cavea, per un evento speciale all'interno della rassegna Luglio Suona Bene 2009. Per l'occasione l'artista sarà affiancato dal suo fedelissimo gruppo The Johnsons e dalla Orchestra Roma Sinfonietta, composta da ben 55 elementi. Antony Hegarty è una delle espressioni più originali e sofisticate della scena indipendente di New York degli ultimi anni, capace in soli tre album di mettere d'accordo critica, pubblico e,c osa assai rara, tanti suoi prestigiosi colleghi. Il suo primo album del 1988 intitolato semplicemente «Antony and the Johnsons» ha fatto dire a Lou Reed che mai un cantate lo aveva commosso così tanto, tanto da chiedergli nel 2003 di reinterpretare «Perfect Day» per il suo album «The Raven» e di invitarlo ad esibirsi come membro della sua band nel tour in America e Europa. Laurie Anderson sostiene che «Antony è la cosa più raffinata che possiate ascoltare nella vostra vita. Scoprire Antony è come ascoltare Elvis per la prima volta», mentre Dimanda Galas si spinge ancora più in là, dichiarando che «in quella voce puoi sentire tutte le voci del pianeta». Indubbiamente Antony rappresenta un unicum nel conformismo dominante della scena musicale contemporanea: alto quasi due metri, look androgino che ricorda Boy Gorge ai tempi dei Culture Club, una voce inconfondibile che alterna la profondità di Elvis, l'asprezze di Nina Simone e la malinconia di Otis Redding. Insomma, un artista che merita di essere visto dal vivo, dove esprime al meglio la sua teatralità e le tante sfumature della sua voce. Antony, oltre che con Lou Reed, ha collaborato negli ultimi anni con Bjork, CocoRosie, Boy George, Rufus Wainwright, Marc Almond, Philip Glass, i Matmos e recentemente con Franco Battiato. Il brano «My Lady Story» tratto da «I am a Bird Now» è stato utilizzato come colonna sonora nel film di Paolo Sorrentino «L'amico di famiglia». Nel 2009 ha pubblicato «The crying light», il suo terzo album, dedicato al ballerino giapponese Kazuo Ohno e più in generale, alla valenza universale dell'arte.