Un rapporto umano che resta in sospeso

Due fratelli, Michele e Lorenzo, uno si occupa di cani, l'altro di jazz. Hanno caratteri quasi opposti. Il primo è ruvido, aspro, aggressivo, il secondo è educato e gentile. Abitano da sempre in una casa in mezzo alla campagna di cui è proprietario il padre, emigrato però in Marocco da una decina d'anni. Un giorno apprendono che quella casa, a distanza, è stata venduta e loro così la stanno occupando senza alcun diritto. Infuriato. Michele convince Lorenzo a seguirlo in Marocco per contestare al padre quella vendita e cercare di risolvere comunque l'incresciosa situazione in cui si trovano. L'azione si sposta a Marrakech. Il padre si è messo a dipingere, anche con un certo successo, e ha con sé una ragazza madre cui è legato sentimentalmente. La casa in Italia, per far fronte a certi debiti, l'ha venduta a un connazionale che lì gestisce un ristorante. Molti nodi, che non tutti alla fine si sciolgono. In mezzo, il tentativo di analizzare il rapporto padre e figli ed anche, un po' più a margine, quello fra i due fratelli che in Italia, soprattutto per colpa di Michele, era sempre stato brusco e tutto spigoli... Ha diretto un esordiente, Claudio Giovannesi, autore anche del testo. All'inizio si è mosso con una certa abilità, in quella casa occupata da quei due fratelli tanto dissimili l'uno dall'altro: i loro contrasti, le reazioni diversissime alla notizia di quella vendita fatta dal padre a loro insaputa. Tra tensioni e sconcerto ben delineati confluiscono presto nella decisione di partire. Dopo però, in un Marocco certamente autentico ma ripreso così di sfuggita che Marrakech quasi non si riconosce, le situazioni, pur intrecciandosi, si sfilacciano, stentano ad assumere significati precisi e quando vengono avviate a conclusione restano quasi in sospeso, senza neanche i meriti dei finali aperti. Il trio di interpreti al centro è comunque abbastanza plausibile. Adriano Giannini, barbutissimo, è Michele, Emanuele Bosi è Lorenzo, al padre dà volto con convinzione Emilio Bonucci reduce da molta TV.