Pfm replica l'omaggio a «Faber»

Unomaggio a Faber e il successo delle scorse tournée: per questo Pfm ha deciso di suonare ancora, con gli arrangiamenti originali, le canzoni più significative di quell'evento. «Il rock italiano, quando la Pfm era ancora I Quelli, non esisteva ancora - ha ricordato Franz Di Cioccio, batterista della Pfm -. Lo si chiamava impropriamente pop, ma poi si scoprì essere rock progressivo. Noi, come Quelli, lo incontrammo al tempo de "La buona novella". Fabrizio era capace di rimodellare la realtà sofferente e farla diventare poesia. PFM ha sempre fatto ogni disco differente dal precedente e anche Fabrizio aveva questa strana sana attitudine. Versi poetici, ma taglienti come lame, in uno scorrere di musica dolce e robusta, dove ogni colore incide direttamente sulle parole, facendole diventare, con la voce di Fabrizio, uno splendido affresco musicale».