L'Italia unita fa bene al pil

Fino a quando il desiderio si avverò. Erano passati quasi tre secoli durante i quali, intrighi, matrimoni, alleanze e tradimenti avevano unito l'Europa in una primitiva, ribelle, costante divisione. Quel nobile era Amedeo VIII, il primo duca (1416), il regno era quello dei Savoia nato nel 1713 con Vittorio Amedeo II. La mostra da Van Dyck a Bellotto, appena inaugurata a Bruxelles nell'allestimento della soprintendente ai Beni artistici del Piemonte, Carla Enrica Spantigati, racconta il sogno di Corte, la passione per gli artisti europei, l'attenzione alle scuole e ai maestri italiani. Le cento opere provengono dalle collezioni dei Savoia documentate negli inventari. Questo vuol dire che non tutte stanno a Torino e nella Galleria Sabauda (che presto sarà trasferita nel restaurato Palazzo Reale), ma che, secondo l'ideatrice, la dinastia riteneva l'arte e il collezionismo roba propedeutica al regno. In attesa di salire al trono i principi mettevano da parte quadri, ma soprattutto, l'idea più cara alla Soprintendente, puntavano sui pittori giusti, quelli poi passati alla storia (fra gli altri Mantegna, i Ferrari, il Mocalvo, Vignon, Rubens, il Guercino) oggi ricordati nel centralissimo Palazzo delle Belle Arti del Bozar di Bruxelles fino al 24 maggio con un omaggio ai fiamminghi mai visti in patria. Torino e Bruxelles celebrano con la mostra, organizzata grazie al supporto dell'Associazione Civita e al contributo di Regione, Fondazioni e Compagnia San Paolo (spesa totale di 40 milioni) il primo di una serie assai articolata di eventi. Organizzati dal Comitato Italia 150 (www.italia150.it) per la celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia del 2011. Una festa che il Piemonte ha animato in occasione del cinquantenario e del centenario e che, nel 1961 fece salire il pil regionale del 9% e quello italiano dello 0,2%. Traguardo mai superato da nessun altro evento, a cui il governatore della Regione, Mercedes Bresso, guarda promettendo che il Piemonte, «anche stavolta» saprà dare il suo contributo per la ripresa economica del Paese. Il direttore del Comitato, Paolo Verri, quantifica in 350 milioni il movimento complessivo dell'operazione, benedetta al Parlamento europeo di Bruxelles dal vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani e dal deputato Jas Gawronski. In attesa dei fondi governativi, (50 milioni non ancora erogati) si andrà avanti con le opere strutturali fondamentali. L'obiettivo è di conquistare un bacino di 150 milioni di visitatori e di portarli nel 2011 in Piemonte per 250 giorni di eventi, bel vedere e bel mangiare dal 17 marzo, il giorno del compleanno italiano.