Seguire il cuore e i sogni è «Tutta un'altra vita»

Pochi però si «buttano» perché il nuovo spaventa sempre. Chi non ha avuto paura è stata Lucia Giovannini che ha lasciato la vita glamour di modella in carriera per diventare psicologa con un bachelor in psyco-anthropology e scrittrice. «Tutta un'altra vita» (Sperling & Kupfer, pag. 313) è l'ultimo libro con cui la Giovannini spiega «come realizzare i propri sogni vincendo la paura e le emozioni negative», un libro ricco di storie, insegnamenti, spunti autobiografici, racconti di vita di persone che hanno partecipato ai corsi che l'autrice conduce insieme al marito Nicola con la loro Associazione BlessYou. Ma perché tutti si lamentano e vorrebbero un'altra vita? «Perché il modo in cui si vive non ci soddisfa - spiega la Giovannini - e si vorrebbe un modo nuovo perché il vecchio ha perso tutte le certezze. La nostra forza è determinata soltanto dalla nostra solidità interiore non dall'esterno, quindi soltanto attingendo dentro di noi possiamo evitare stress, ansia, paura...Ecco, la voglia di cambiar vita deve essere una opportunità per sviluppare nuovi talenti, per dar corpo ai nostri sogni e, soprattutto, per smettere di vivere sotto le nostre potenzialità». Il primo problema che ci frena è quello economico... «Si può risolvere se cominciamo a vedere e pensare in modo nuovo rispetto al punto di vista che abbiamo sempre avuto. Non dobbiamo pensare di non trovare soluzioni ai nostri problemi, ma vedere nostra realtà in modo diverso». Qual è il guizzo per la svolta? «È quello di far emergere la consapevolezza, darsi nuove priorità, rendersi conto di dove siamo e dove vogliamo andare». E tutto quello che ci circonda? «Bisogna lavorare sul significato che diamo alla realtà. Gli eventi esterni sono solo cose mentre noi dobbiamo individuare "the matrix"». Prego? «Matrix deriva dal latino mater, ovvero madre. È quindi la matrice della nostra mente, è tutto intorno a noi, è il mondo in cui viviamo e che percepiamo come "realtà". È il risultato di tutte le cornici e i significati che abbiamo attribuito a cose, persone, idee ed esperienze. Le cornici sono incorporate nel linguaggio che impariamo, nella famiglia in cui siamo nati, nella cultura che assimiliamo, nel sistema educativo che guida cosa e come studiamo. Tutte queste realtà esistono prima della nostra venuta al mondo e diventano Matrix culturale o il grembo in cui nasciamo». Insomma dobbiamo cambiare...occhiali per guardare il mondo? «Esatto, cambiamo lenti per guardare la realtà. Abbiamo parlato del problema finanziario: ecco che significato diamo al denaro, alla casa, al lavoro? Forse cambiamdo occhiali ci si presentano nuove opportunità che cambiano le priorità e le scelte». E il suo libro è un aiuto? «È uno strumento di aiuto, una guida al cambiamento, a vivere meglio il passaggio verso i nostri sogni e la loro realizzazione. Un aiuto a gestire le emozioni facendo prevalere quelle positive ed evitando quelle negative, affinchè i nostri sogni diventino obiettivi raggiungibili». Lucia Giovannini parla e scrive anche per esperienza personale? «Certo. Tutto quello che ho scritto viene dalla psicologia cognitiva e dalle filosofie orientali, ma soprattutto dalla mia esperienza. Io facevo l'indossatrice e al culmine della carriera mi sono resa conto di non essere felice. Sentivo che c'era altro, che la mia missione di vita era altrove. Certo all'inizio non è stato facile, ho mpartecipato a corsi ed oggi posso dire di essere più felice. Trascorro anche 4 mesi all'anno in Oriente e da lì guardo qui con più distacco...» Ritiene che si possa essere appagati? «Penso di sì. la vita non è facile. Ci sono momenti di buio, salite e discese, però credo che noi siamo fatti per star bene, per essere felici e per vivere bene anche nei momenti difficili».